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SCHIAPARELLI Ernesto

Il Museo di Torino, sotto la sua direzione (1894/1927) ebbe un’implementazione straordinaria. Infatti, constatato che il museo deteneva solo reperti risalenti al Nuovo Regno, si adoperò a condurre in Egitto ben 15 campagne di scavo, riuscendo ad ottenere dal Governo Egiziano l’autorizzazione a portare a Torino molti importanti reperti di epoche diverse, oltre ad altri precedentemente acquistati, integrando così quella esistente.
Le campagne di scavo complessivamente superarono il decennio, la prima ininterrottamente dal 1903 al 1914 e la seconda nel 1920. Le campagne, concentrate all’inizio in siti risalenti all’Antico e Medio Regno interessarono quasi l’intero territorio egiziano; sorprendentemente però, i risultati più eclatanti interessarono l’area tebana, la Valle delle Regine e Deir el-Medina. Complessivamente dal suolo egiziano vennero tratti 17.000 reperti.
Nella Valle delle Regine, portò alla luce una delle tombe più belle e meglio conservate dell’intera Valle, la tomba di Nefertari (1904), consorte principale del faraone della XIX dinastia, Ramesse II.
Sempre nella zona tebana tra la Valle delle Regine e Deir el-Medina, la scoperta di una tomba intatta, sfuggita ai tombaroli antichi e moderni, quella dell’Architetto Kha e di sua moglie Merit (1906). Il suo splendido contenuto è uno dei vanti del Museo di Torino.
A questi due splendidi ritrovamenti si aggiunge il terzo non meno importante, soprattutto sotto il profilo sociale e della vita quotidiana dell’antico Egitto: la piccola città che aveva ospitato per oltre quattro secoli gli operai addetti alla realizzazione delle tombe dei regnanti nelle due Valli, nella località di Deir el-Medina (1905/1909).
A conclusione ancora un cenno sulle molteplici attività dello Schiaparelli. Fervente credente, filantropo, benefattore, organizzò l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Cattolici che nel corso degli anni operò su vasta scala, con sostegno ad ospedali, scuole, ospizi e quant’altro su buona parte del Levante.
Nacque il 12 luglio 1856 a Occhiepo Inferiore (Biella) e morì a Torino il 14 febbraio del 1928. Si laureò a Torino in Egittologia e si perfezionò a Parigi al Collège de France. Tra le sue pubblicazioni citiamo: Il libro dei Funerali degli antichi Egiziani; la catena orientale dell’Egitto; Del sentimento religioso degli antichi Egiziani; La geografia dell’Africa Orientale; Relazione sui lavori della missione archeologica italiana in Egitto.

Autore: Edoardo Rotunno