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MONDOVI’ (CN). La Sinagoga.

Punto di forza

Alla sinagoga si accede oggi da via Vico 65 e l’edificio che la ospita non presenta esteriormente alcun connotato che ne sveli la presenza.

Nella sinagoga di Mondovì si ritrova ancora la tradizionale disposizione delle sinagoghe piemontesi antecedenti all’Emancipazione, con l’Aròn (1) sulla parete est, la Tevà (2) al centro della sala ed i banchi disposti lungo le pareti.
La sala di preghiera, piccola e di forma quadrangolare, è illuminata da poche finestre che guardano verso il cortile interno. Lungo le pareti una decorazione a trompe l’oeil simula una serie di finestre, sormontate da scritte in ebraico. Al centro troneggia la Tevà, un baldacchino ligneo ottagonale intagliato e decorato senza sfarzo.
L’Aròn, in legno intagliato e dorato, si trova sulla parte est, fra due finestre che si aprono su un loggiato. Le ante dell’Aròn sono decorate dall’immagine in bassorilievo della Menorà (5) e si aprono fra una coppia di colonnine tortili; le Tavole della Legge sovrastano l’Armadio. Una cancellata in ferro battuto chiude lungo i fianchi la predella d’accesso all’Aròn. Un lume denominato Ner Tamid (luce perenne) pende davanti a questo arredo; altri lumi di foggia ottocentesca scendono dal soffitto in vari punti della sala.
La volta è dipinta di colore blu ed il pavimento è in doghe lignee disposte a ottagoni concentrici. Dal pianerottolo di accesso alla sinagoga si può uscire sul ballatoio che conduce alla sala del matroneo, destinata ad ospitare le donne durante le funzioni religiose, ricavata aggiungendo dei vani all’edificio originale; le due finestre che originariamente guardavano verso il cortile oggi si aprono verso il matroneo. Dal matroneo si prosegue nell’aula scolastica e infine in un loggiato che ospita il vano dell’Aròn.

Link per approfondimenti:
https://turismo.comune.mondovi.cn.it/contenuti/249492/sinagoga

Glossario:
(1) – Arón (Arón ha-Kodesh) : “Armadio sacro”. È l’armadio posto sulla parete orientale della sinagoga, volta verso Gerusalemme. Vi sono custoditi i rotoli della Torà (3), rivestiti dei loro ornamenti.
(2) – Tevà : “Pulpito”. Tribuna da cui si legge la Torà. La Tevà (anche chiamata Bimà), e l’Arón sono i principali elementi costitutivi della Sinagoga.
(3) – Torà : “Insegnamento, Legge”. Si designa specificamente con questo nome il Pentateuco, o cinque libri di Mosè i primi cinque libri della Bibbia. La tradizione ha chiamato questi libri la Torà scritta, per distinguerla da quella orale che comprende le tradizioni e i commenti applicativi dei Maestri. Con il tempo anche la Torà orale è stata posta per iscritto, soprattutto nella Mishnà (4).
(4) – Mishnà : Opera in sei libri compilata per iscritto in Palestina nella metà del II secolo dell’Era volgare e che comprende le norme essenziali della tradizione orale per quanto riguarda il diritto civile, penale, matrimoniale, le regole del culto sinagogale e del Santuario, ecc. Scritta quasi totalmente in ebraico.
• (5) – Menorà : Lampada a sette bracci di antichissima tradizione. Già descritta nella Torà appartiene agli arredi del Santuario come si vede dal rilievo dell’Arco di Tito in Roma. Oggi è un puro oggetto simbolico che fa parte dello stemma dello Stato d’Israele.
• Autore – A.P.

Data compilazione scheda: 4 dicembre 2024
A cura di A.P.
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