PIEVE VERGONTE (VCO). Ecomuseo delle Miniere della Val Toppa
Il percorso della visita guidata permette l’accesso in sicurezza a un tratto della miniera d’oro. I ragazzi potranno provare a trovare l’oro tra il materiale raccolto in miniera setacciandolo aiutati dagli esperti.
Le prime notizie testimoniano la presenza di gallerie già nel XVI secolo. Lo sfruttamento industriale del sistema minerario iniziò nella seconda metà del XIX secolo, da parte di una società inglese, quando le gallerie della miniera raggiunsero uno sviluppo complessivo di 11 km, e successivamente da una francese; le concessioni furono poi rilevate dalla società Rumianca nel 1935 che ne ricavava la pirite e quarzo. L’abbandono definitivo avvenne nel 1947.
Il minerale estratto, dopo un’accurata cernita, veniva macinato nei classici molinetti piemontesi dislocati lungo il torrente Marmazza. Ancora oggi lungo il percorso che porta all’ “Ecomuseo della Val Toppa” sono visibili i ruderi di edifici e piccoli mulini capaci di macinare 30-40 Kg di minerale al giorno; il minerale, previa cernita, veniva ridotto a pezzetti e quindi macinato per via umida a contatto con il mercurio, l’amalgama veniva poi strizzata per il recupero del mercurio e quindi fucinata sino ad ottenimento dell’oro puro.
I giacimenti auriferi della val Toppa, di origine idrotermale, sono generalmente dei filoni di quarzo mineralizzato a solfuri, quali pirite, arsenopirite, calcopirite, blenda, pirrotina e galenache a volte può contenere argento. In questi minerali, l’oro è di solito presente in particelle microscopiche e solo eccezionalmente in questa miniera è stato trovato l’oro allo stato puro (oro nativo). Vi sono anche pagliuzze di oro libero nelle sabbie alluvionali del torrente Marmazza che scende dalla Val Toppa.
Il comune di Pieve Vergonte ha iniziato un processo di recupero e di valorizzazione creando l’Ecomuseo della Val Toppa, con un percorso di visita che permette l’accesso in sicurezza a un tratto di miniera, la galleria “Livello 2” in località Alpe Fontan, dove è visibile un filone di quarzo mineralizzato. Lungo il percorso sono visibili ampie camere di coltivazione, traverse laterali , camini e pozzi di collegamento di altri livelli, scavati per agevolare la movimentazione interna del materiale e il trasporto all’esterno del minerale. È stato anche allestito il Museo della Miniera a Pieve Vergonte.
Per approfondire: https://www.youtube.com/watch?v=sI83YczUZcw
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