VERCELLI. La Sinagoga
La Sinagoga di Vercelli sorge in via Foa, nell’area dell’antico ghetto. È un esempio monumentale di sinagoga ottocentesca dell’Emancipazione ebraica.
Della progettazione della sinagoga di Vercelli venne incaricato l’architetto Marco Treves, mentre la realizzazione fu curata dall’architetto Giuseppe Locarni. Dopo circa dieci anni di studi preparatori, la costruzione ebbe avvio nel 1874 e si concluse nel 1878.
L’eclettica architettura del tempio è fortemente influenzata dallo stile moresco, comune a molte sinagoghe coeve in Europa. Con esse condivide anche l’impianto basilicale a tre navate: quella centrale a tutt’altezza, quelle laterali sovrastate dai loggiati del matroneo.
La disposizione degli arredi trae ispirazione dal modello cristiano. La Tevà (2) è collocata di fronte all’Aròn (1) entro l’abside che chiude la sala; l’intera navata centrale accoglie i banchi per il pubblico, allineati in file parallele.
Le vetrate policrome regalano suggestivi effetti cromatici sulle pareti interne.
Insieme all’attuale Aròn realizzato nel 1878 e tuttora in uso, da anni si è conservato anche un Aròn ligneo più antico, risalente al 1600, che ora è stato completamente restaurato.
Glossario:
(1) – Arón (Arón ha-Kodesh) : “Armadio sacro”. È l’armadio posto sulla parete orientale della sinagoga, volta verso Gerusalemme. Vi sono custoditi i rotoli della Torà (3), rivestiti dei loro ornamenti.
(2) – Tevà : “Pulpito”. Tribuna da cui si legge la Torà. La Tevà (anche chiamata Bimà), e l’Arón sono i principali elementi costitutivi della Sinagoga.
(3) – Torà : “Insegnamento, Legge”. Si designa specificamente con questo nome il Pentateuco, o cinque libri di Mosè i primi cinque libri della Bibbia. La tradizione ha chiamato questi libri la Torà scritta, per distinguerla da quella orale che comprende le tradizioni e i commenti applicativi dei Maestri. Con il tempo anche la Torà orale è stata posta per iscritto, soprattutto nella Mishnà (4).
(4) – Mishnà : Opera in sei libri compilata per iscritto in Palestina nella metà del II secolo dell’Era volgare e che comprende le norme essenziali della tradizione orale per quanto riguarda il diritto civile, penale, matrimoniale, le regole del culto sinagogale e del Santuario, ecc. Scritta quasi totalmente in ebraico.
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