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ALBA (Cn). sarà la Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027.

Panoramica della città di Alba

Il centro storico di Alba

Il progetto promosso dal MiC, mira a “costruire il passato del futuro”, per valorizzare realtà territoriali decentralizzate attraverso l’arte contemporanea. Con l’obiettivo non secondario di promuovere circuiti turistici alternativi, approfondendo le specificità e le potenzialità di città ingiustamente considerate “minori”.

A contendersi il titolo, per il 2027, sono arrivati sei progetti finalisti, per otto città (quattro hanno partecipato in forma aggregata): Alba (CN), Chioggia (VE), Foligno e Spoleto (PG), Pietrasanta (LU), Termoli (CB), Varese e Gallarate (VA). Il compito di valutarli è spettato ad una giuria composta da cinque esperti selezionati dal Ministero (presidente Lorenza Baroncelli, con Giuseppina Garoppo, Renata Cristina Mazzantini, Sofia Gnoli e Vincenzo Santoro), che ha ristretto il novero delle candidate a quattro, sulla base dell’esame dei rispettivi dossier: Alba, con il progetto “Le fabbriche del vento”; Foligno, in aggregazione con Spoleto con “Foligno-Spoleto in Contemporanea”; Pietrasanta con “Essere arte. O dell’umanità dell’arte”; Termoli con “Traiettorie contemporanee”.

Ad introdurre il lavoro svolto dalla giuria nel rispetto dello spirito dell’iniziativa è Lorenza Baroncelli: “Queste iniziative sono importanti non solo perché permettono di ripensare gli spazi attraverso la bellezza, ma perché per il futuro dell’Italia è fondamentale che accanto alla conservazione del patrimonio si attivi un processo di creazione di nuovi luoghi del bello. Tutti i dossier ricevuti hanno rivelato grande qualità, e al di là della competizione si è attivata una sfida collettiva per ripensare e migliorare gli spazi in cui viviamo. Il dibattito in giuria è stato acceso e intenso, ma alla fine siamo arrivati a scegliere all’unanimità”.
La Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 sarà, dunque, Alba, per “l’altissimo profilo” del programma culturale presentato, dedicato a Pinot Gallizio.
Presidente del Comitato Alba capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 è Patrizia Sandretto, che il sindaco Alberto Gatto ora ringrazia insieme a Nicolas Ballario, cui si deve l’idea di presentare la candidatura.
“Abbiamo coinvolto tantissimi partner, artisti, enti, fondazioni” spiega il Primo cittadino di Alba “ma voglio sottolineare anche la partecipazione di molte amministrazioni del territorio di Langhe, Roero e Monferrato. Sentiamo un grande senso di responsabilità: coinvolgeremo anche le altre amministrazioni delle altre città candidate, per stringere alleanze legate all’arte contemporanea e realizzare qualcosa di innovativo”. A partire dalla già annunciata Biennale delle Langhe.

La motivazione della giuria per Alba Capitale dell’arte contemporanea:
“Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale ed internazionale. Il piano integrato coniuga mostre, installazioni ed interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti ed attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani ed a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità ed all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali.
Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo ed iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto“.

Autore: Livia Montagnoli

Fonte: www.artribune.com 17 ottobre 2025

A cura di DMF
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