ARBORIO (VC). Resti del ricetto
La cinta muraria è leggibile per quasi tutto il perimetro; sono rimaste la torre-porta e una torre rotonda.
Esistente nel 1266, fu rimaneggiato in seguito. La pianta doveva essere rettangolare, di circa m. 70 x 90, cinta da mura. Le cellule edilizie, di piccole dimensioni, erano su isole parallele all’asse maggiore.
Il sito del ricetto è rialzato di circa tre metri rispetto alla zona circostante; la parte interna delle mura, costruita in ciottoli posti a spina di pesce, è quella più antica del XIV secolo, alta 5,5 m; invece l’esterno, riedificato nel secolo successivo, ha il paramento in mattoni, con cornici in cotto ed è alto 6,5 m. Nello spigolo inferiore sud del perimetro è rimasta una torre angolare a pianta circolare.
La torre-porta, ora inglobata in un fabbricato, era al centro del lato occidentale. Le cellule del ricetto sono state molto manomesse e rialzate, ma conservano in alcuni casi tratti di murature medievali. Anche la struttura urbanistica interna è stata alterata.
Quando, nel 1407, i signori di Arborio fecero atto di dedizione ai Savoia, costruirono un palazzotto nello spigolo nord-ovest dell’area fortificata, la “rocha castri”, oggi detta “Rocchetta” che conserva alcune delle sue strutture originarie: tratti di merlatura ghibellina (a coda di rondine) e tre finestre a sesto acuto, contornate da cornici in cotto.
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