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CUNEO. La Sinagoga.

Facciata

Particolare dell'Aròn (la Memorà)
Particolare del soffitto con la finta cupola
Particolare del Matroneo
Punto di forza

La sinagoga di Cuneo, situata in via Mondovì 20, è un esempio ancora integro di sinagoga di ghetto piemontese, ristrutturata nell’epoca dell’Emancipazione.

Benché la comunità ebraica di Cuneo sia oggi ridotta a poche famiglie, la sinagoga è ancora adibita al culto e aperta regolarmente per la visita.
Ubicata da secoli nello stesso stabile, la sinagoga di Cuneo fu ampiamente ristrutturata a seguito dell’Emancipazione e portata alla sua configurazione attuale nel 1884.
L’aula sinagogale si trova al secondo piano; ha pareti decorate con eleganti affreschi a specchiature ed un soffitto dipinto a sfondamento prospettico con una finta cupola. Come molte sinagoghe costruite o rinnovate dopo l’Emancipazione, presenta uno schema planimetrico ispirato a quello delle chiese cristiane.
Particolare pregio ha l’Aròn (1) del 1783 di stile barocco, con ante finemente decorate da una grande Menorà (2) centrale e dagli strumenti per sacrifici del Tempio di Gerusalemme.
Al di sotto del pulpito pensile è stata murata una palla di cannone che cadde nei locali della sinagoga durante l’assedio austro-russo del 1799 ma rimase inesplosa; per commemorare lo scampato pericolo, la Comunità istituì una apposita ricorrenza festiva chiamata “Purim della bomba”.
Nel cortile dell’edificio è tuttora conservato l’antico forno per la cottura del pane azzimo pasquale.

Glossario:
(1) – Arón (Arón ha-Kodesh) : “Armadio sacro”. È l’armadio posto sulla parete orientale della sinagoga, volta verso Gerusalemme. Vi sono custoditi i rotoli della Torà (3), rivestiti dei loro ornamenti.
(2) – Menorà : Lampada a sette bracci di antichissima tradizione. Già descritta nella Torà appartiene agli arredi del Santuario come si vede dal rilievo dell’Arco di Tito in Roma. Oggi è un puro oggetto simbolico che fa parte dello stemma dello Stato d’Israele.
(3) – Torà : “Insegnamento, Legge”. Si designa specificamente con questo nome il Pentateuco, o cinque libri di Mosè i primi cinque libri della Bibbia. La tradizione ha chiamato questi libri la Torà scritta, per distinguerla da quella orale che comprende le tradizioni e i commenti applicativi dei Maestri. Con il tempo anche la Torà orale è stata posta per iscritto, soprattutto nella Mishnà (4).
(4) – Mishnà : Opera in sei libri compilata per iscritto in Palestina nella metà del II secolo dell’Era volgare e che comprende le norme essenziali della tradizione orale per quanto riguarda il diritto civile, penale, matrimoniale, le regole del culto sinagogale e del Santuario, ecc. Scritta quasi totalmente in ebraico.

Data compilazione scheda: 15 dicembre 2024
A cura di A.P.
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