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LERMA (AL). Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese: biodiversità, storia e tradizioni locali

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Punto di forza

Il territorio si estende nell’Appennino piemontese, che segna lo spartiacque tra Piemonte e Liguria, separando la pianura padana dal mare.

L’Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino Piemontese è operativo dal gennaio 2016 e tutela attualmente un territorio di circa 20.000 ettari. Questo include il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, la Riserva Naturale del Neirone, e il Parco Naturale Alta Val Borbera, a cui si aggiunge l’Area Contigua dell’Alta Val Borbera. Il sito è caratterizzato dalla presenza di numerosi Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.), due Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.) e un Sito di Importanza Regionale (S.I.R.) della rete Natura 2000.
Il territorio si estende nell’Appennino piemontese, che segna lo spartiacque tra Piemonte e Liguria, separando la pianura padana dal mare. Il sistema montano e collinare, denominato “Oltregiogo”, è ricco di emergenze naturalistiche, storiche e culturali, nonché di tradizioni enogastronomiche locali. L’area rappresenta un crocevia di biodiversità, e proprio nell’alta Val Borbera, in corrispondenza del Monte Chiappo, si trova il punto di incontro delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia-Romagna.

A ovest, il Passo della Bocchetta, all’interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, segna un confine geologico fondamentale: la Linea Sestri-Voltaggio, che separa la catena alpina da quella appenninica. Le specifiche caratteristiche climatiche e geologiche di quest’area sono alla base della presenza di numerose specie botaniche uniche, come il Cerastium utriense, la Viola bertolonii e l’Aquilegia ophiolithica.

Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo ospita l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, un centro che promuove la cultura tradizionale e l’agroambiente montano. Inoltre, l’Ente di gestione è un punto di riferimento per la conservazione della fauna erpetologica (anfibi e rettili) e collabora alla conservazione dei grandi carnivori, in sinergia con l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime.

Nel 2019, l’Ente ha acquisito in gestione la Val Borbera, una delle ultime vallate situate all’estremo sud-orientale del Piemonte. Questa zona, conosciuta anche come delle “Quattro Province” per il suo confine tra le province di Alessandria (Piemonte), Genova (Liguria), Pavia (Lombardia) e Piacenza (Emilia-Romagna), è un territorio ricco di storia, tradizioni e cultura. Nonostante l’emarginazione, la Val Borbera conserva testimonianze storiche del mondo rurale di un tempo, come gli oggetti esposti nei piccoli musei contadini e i numerosi mulini, sia a ruota verticale che a ritrecine, che ricordano l’antico utilizzo del territorio nella cerealicoltura.
Inoltre, il Sito rappresenta l’unico esempio in Piemonte di ambiente silvo-pastorale di tipo mediterraneo montano. Qui, vegetazione tipica dell’area mediterranea coesiste con specie microterme, come i relitti di vegetazione boreale (vaccinieti), e con piante arboree mesofile, come il carpino bianco, il frassino maggiore e il tiglio, che prosperano nei bacini d’acqua.
Attraverso la gestione delle aree protette, l’Ente contribuisce alla conservazione della biodiversità, promuovendo la tutela del paesaggio e delle tradizioni locali, e favorisce un approccio sostenibile alla gestione del territorio che valorizza al contempo le risorse naturali e culturali di queste zone straordinarie.

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Eventi caratteristici

Bosio è il comune che ha più territorio nel Parco Naturale Capanne di Marcarolo; ospita la Direzione e gli uffici amministrativo e tecnico.
Punti di interesse: Ecomuseo di Cascina Moglioni: percorso museale, orto didattico, arboreto collezione delle varietà antiche locali di melo, pero, susino, castagno; sala proiezione; teatro nella natura dove vengono organizzati eventi.

Casaleggio Boiro é un piccolo comune dell’Alto Monferrato ricco di emergenze storico-naturalistiche.
Punti di interesse: l castello Guiglia (X secolo) e il suo borgo: costituiscono il nucleo storico del paese e si ergono su un impervia rocca lungo la strada per i Laghi della Lavagnina. Il castello fu scelto come set dello sceneggiato televisivo “| promessi sposi” del 1967, per la regia di Sandro Bolchi.
Le miniere d’oro: lungo il rio Moncalero sono ancora oggi visibili le antiche miniere d’oro, attive fino ai primi anni del Novecento. Localmente e ancora diffusa, a livello dilettantistico, la ricerca delle pagliuzze d’oro nei torrenti Piota e Gorzente.

Lerma  è un piccolo paese di origine medioevale posto fra le colline del l’Alto Monferrato.
Lo storico “Palazzo Baldo” ospita la sede operativa dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.
Punti di interesse: Il castello Spinola: riedificato nel 1499, si erge su una rocca a strapiombo sul torrente Piota; all’interno delle sue cinta murarie è visitabile l’antico “ricetto”, primo nucleo abitativo del paese.
Aurifodinae: lungo le valli del Piota e del Gorzente è possibile incontrare cumuli di ciottoli, residui del lavaggio delle sabbie aurifere che fin dall’antichità preromana veniva fatto in queste valli e che i romani trasformarono in sfruttamento sistematico.
La Pieve: situata nel Cimitero di Lerma, conserva nel suo interno a navata unica, con soffitto a capriate lignee, splendide pitture del XV secolo.

Mornese è un paese che ha dato i natali a Santa Maria Mazzarello, fondatrice della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e a Don Luigi Mazzarello, nominato “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
Punti di interesse: Il castello Doria: Il castello sorge su di un poggio che domina l’abitato. La veste con cui oggi si presenta la costruzione risale al XVIII secolo, epoca in cui essa fu completamente adattata a residenza signorile di campagna (destinazione che mantiene tuttora), lasciando però notevoli vestigia dell’utilizzazione precedente.
Le chiese: Il Santuario dedicato a Santa Maria Mazzarello nella frazione Mazzarelli, la chiesa di San Silvestro (1590), nel sotterraneo della quale è allestito un presepe permanente.

Tagliolo Monferrato  è un paese dell’Alto Monferrato situato su un’altura nei pressi della confluenza tra i torrenti Stura e Orba.
Punti di interesse: Il castello di Pinelli Gentile: caratterizzato da una torre di forma quadrata risalente al X secolo; inserito nel circuito dei”Castelli Aperti”del Basso Piemonte, è uno dei meglio conservati dell’Alto Monferrato.
Antico monastero femminile cistercense di Santa Maria di Bano: risalente al XII secolo, gli scavi archeologici sono situati su un pianoro lungo le propaggini del monte Colma, tra Tagliolo Monferrato e Lerma.
Museo ornitologico comunale “Celestino Ferrari”: conserva circa 800 esemplari di uccelli della fauna locale, italiana ed esotica.

Voltaggio: Il paese merita una visita per il suo aspetto di antico borgo appenninico abbellito dai sontuosi palazzi in stile genovese, costruiti dalle famiglie nobili di Genova che trascorrevano qui la villeggiatura estiva.
Punti di interesse: Convento di San Michele Arcangelo e Pinacoteca dei Padri Cappuccini: il complesso conventuale ospita la più importante raccolta di dipinti di scuola genovese fuori dalla Liguria.
La Chiesa parrocchiale dell’Assunta e dei Santi Nazario e Celso: conserva tele di Sinibaldo Scorza, pittore locale, e una statua lignea del Maragliano.
Palazzo Gazzolo: ospita il Centro di Documentazione per la Storia e la Cultura Locale, il Museo contadino, la Biblioteca della fiaba e un Ostello.

Gari: Cittadina medioevale situata sulla destra del torrente Lemme alla confluenza con il rio Neirone. Gran parte del corso del torrente Neirone e il soprastante Monte Moro sul quale svetta l’imponente Forte di Gavi, fanno parte della Riserva Naturale del Neirone.
Punti di interesse:Il Forte: è il più importante avamposto difensivo medioevale di tutto il Basso Piemonte. Il monumento nazionale è inserito nel circuito “Castelli Aperti”.
Il Portino: unica superstite delle quattro porte, che circondavano l’intero abitato del borgo di Gavi.
Vecchio mulino del Neirone: costruito alla metà dell’Ottocento è ancora perfettamente funzionante. La ruota è eccezionalmente grande, con dieci metri di diametro e ottanta tazze.

Carrega Ligure: È un piccolo paese immerso nel verde il cui territorio è interamente compreso nel Parco naturale dell’Alta val Borbera e nella sua Area Contigua.
Punti di interesse: Ecomuseo sette ricordi: verte attorno a sette temi legati a tradizioni antiche ed ancora vive del territorio di Carrega Ligure.
Sentiero dei Villaggi di Pietra: Il percorso va a toccare una delle valli più selvagge e incontaminate dell’Appennino, la Valle dei Campassi.
Chiesa di San Giuliano di Beauvals: ha un impianto a triplice navata che condensa parecchi stucchi interessanti realizzati dal XII secolo a oggi.
Castello del Malaspina Fieschi Doria: si trova sopra uno sperone roccioso del monte Carmo; rimane solo la torre rotonda circondata da una cinta muraria con camminamento.

Mongiardino Ligure: Comune “sparso” situato ad un’altitudine dai 600 m s.l.m. con numerose frazioni distribuite sul territorio: 26 in valle Sisola, 8 in val Gordenella, tributarie della val Borbera e 1 nella valle del Vobbia, affluente nello Scrivia.
Punti di interesse: Cascata del Gordenella: l’acqua precipita per circa quindici metri nel vuoto, da una balza verticale di calcari marnosi stratificati, e si tuffa in una bella pozza dalle acque cristalline.
Castello di Vergagni: resti di un castello della famiglia genovese degli Spinola, datato prima meta del secolo XIV. Ha fatto parte del complesso sistema politico dei feudi imperiali.
Chiesa di San Ruffino Confessore: la sua esistenza è documentata fin dal 1248. Il campanile conserva ancora intatte le quattro storiche campane in bronzo del XIX secolo

Data compilazione scheda: 15 febbraio 2025
A cura di VR
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