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EXILLES (TO). Il forte

Exilles pianta del 1702
Punto di forza

Uno dei più importanti sistemi difensivi di tutto il Piemonte dal Medioevo fino al XIX secolo.

Il Forte di Exilles, situato strategicamente in una stretta gola lungo il corso del fiume Dora nell’omonimo comune in Val di Susa, lo rendeva un passaggio obbligatorio per chi voleva attraversare le Alpi tra l’Italia e la Francia.
Di origini medievali, il forte è stato ampliato e modificato più volte, in particolare dai Savoia e dai Francesi.
Nel XVII secolo, sotto il controllo francese, fu ristrutturato da Vauban, il celebre ingegnere militare di Luigi XIV.
Nel 1708 tornò ai Savoia dopo la Guerra di Successione Spagnola. Secondo la leggenda, vi sarebbe stato imprigionato il misterioso Uomo dalla Maschera di Ferro, anche se non vi è alcuna prova certa dell’accaduto.
Con l’ascesa di Napoleone Bonaparte, il forte viene destinato alla demolizione, come previsto dal Trattato di Parigi, firmato dopo l’armistizio di Cherasco. Successivamente, con il ritorno del Piemonte e della Savoia sotto il Regno di Sardegna, sancito dal Congresso di Vienna (1814), si avvia la sua ricostruzione, che si protrae dal 1818 al 1829.
La struttura viene ricostruita mantenendo l’architettura originaria, adattata però alle nuove esigenze militari.
Abbandonato ufficialmente dal Battaglione del 3º Reggimento alpini durante la Seconda guerra mondiale, il forte, grazie alla Regione Piemonte ed al Museo Nazionale della Montagna di Torino, è stato restaurato ed oggi ospita mostre ed eventi culturali. È anche uno dei pochi esempi di fortificazione di montagna che può offrire anche una grande varietà di percorsi naturalistici, ideali per gli amanti del trekking e della mountain bike.

Data compilazione scheda: 25 marzo 2025
A cura di C.P.
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