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VAL SOANA / ORCO. Parco Nazionale Gran Paradiso.

Vista del monte Gran Paradiso

Laghetti di Lauson, Valnontey
Gli stambecchi, il simbolo del Parco
La flora in primavera del parco
La marmotta, altro animale simbolo del Gran Paradiso
Punto di forza

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso oltre ad essere il più antico d’Italia, possiede una biodiversità unica, offre una vasta gamma di ecosistemi che ospitano numerose specie di flora e fauna, alcune delle quali sono rare o protette. La presenza di animali, insieme a una varietà di piante alpine, rende il parco un luogo ideale per gli amanti della natura, del trekking e dell’osservazione della fauna selvatica.

Il Parco Nazionale Gran Paradiso è il parco naturale più antico d’Italia ed è situato tra Piemonte e Val D’Aosta, prende il nome dalla montagna Gran Paradiso, che con i suoi 4.061 metri è la cima più alta di tutto il parco. La sua creazione fu il risultato di un’iniziativa volta a proteggere lo stambecco alpino, specie di capra selvatica a rischio d’estinzione. Prima della sua istituzione, il parco era di natura privata, era infatti la riserva reale di caccia della famiglia Savoia, e fu proprio il re Vittorio Emanuele II affascinato dai racconti del fratello Fernando sulla sua partecipazione di una caccia a Cogne, a decidere che quell’area sarebbe diventato il suo personale sito di caccia. Nel 1913 si svolge l’ultima caccia reale, e solo sei anni più tardi, il suo successore Vittorio Emanuele III decise di cedere allo Stato i territori del Gran Paradiso di sua proprietà con i relativi diritti, indicando l’idea di istituire un Parco Nazionale per la protezione della flora e della fauna alpina. Il 3 dicembre 1922 nasce ufficialmente il Parco Nazionale Gran Paradiso.

Al giorno d’oggi l’elemento caratteristico del parco sono proprio gli animali; la ricca fauna, oltre al suo simbolo, lo  stambecco, è abitata da altri mammiferi che si possono incontrare nel corso delle passeggiate come: camosci, marmotte, tassi, lupi, ermellini, donnole, volpi e faine. È frequente imbattersi anche in rapaci come l’aquila, il gipeto, il gufo reale, l’allocco e uccelli quali pernice bianca, gallo forcello, picchio verde, picchio rosso maggiore, pettirosso, tordo, beccafico, e molti altri ancora. Inoltre molte sono le varietà di rettili, insetti e anfibi, come le vipere, la farfalla Parnassius, i tritoni e le salamandre. La flora del Gran Paradiso è straordinariamente diversificata grazie alla varietà di altitudini e microclimi. Alle basse quote, i boschi di conifere, come abeti, larici e pino cembro, dominano il paesaggio, offrendo rifugio a numerosi animali e una ricca biodiversità. Man mano che si sale, le foreste lasciano spazio a prati alpini punteggiati da fiori, come la stella alpina, il ranuncolo e l’anemone. Le zone rocciose e le vette più alte sono caratterizzate da piante adattate alle condizioni estreme. Nelle valli più riparate, si trovano anche arbusti come il ginepro e il rododendro, che arricchiscono la vegetazione con le loro fioriture.  Salendo ancora e fino ai 4061 metri del Gran Paradiso sono le rocce e i ghiacciai che caratterizzano il panorama. All’interno del parco troviamo anche il Giardino Botanico Alpino Paradisia, nella Valnontey, un’area della Val di Cogne. Questo giardino, inaugurato nel 1995, è dedicato alla conservazione e alla valorizzazione della flora alpina. Si estende su una superficie di circa 1,5 ettari ed è situato in una posizione privilegiata che offre una vista spettacolare sulle montagne circostanti. Il giardino ospita oltre 1.000 specie di piante, molte delle quali sono tipiche delle Alpi le piante sono disposte in diversi settori, che riproducono vari ambienti naturali, come praterie, boschi, zone rocciose e giardini umidi. Il Giardino Botanico non è solo un luogo di grande interesse botanico, ma anche un centro di ricerca e educazione. Oltre a essere visitato da turisti e appassionati di botanica, ospita attività didattiche per sensibilizzare sul valore della biodiversità alpina e sull’importanza della sua conservazione.

Nel passato il territorio del Parco era densamente popolato. I villaggi piemontesi presentavano abitazioni costruite interamente in pietra. La casa alpina riflette il carattere di una popolazione contadina attenta soprattutto alla funzionalità: il modello più comune prevedeva un edificio in pietra con la stalla al piano terra, l’abitazione al primo piano e più sopra ancora il fienile. In questi edifici troviamo elementi decorativi e artistici come i piloni votivi tipici della Val Soana. Incisioni rupestri e affreschi, strade e ponti di origine romana, costruzioni militari, chiese e castelli medioevali, raccontano la lunga storia di antiche popolazioni che hanno avuto il loro splendore da metà Ottocento con l’arrivo dei Savoia.

Il Parco non ha solo una rilevanza naturalistica ma anche religiosa poiché all’interno di esso possiamo trovarci dei santuari, che fungono da mete per vari pellegrinaggi, tutti situati in Piemonte, tra cui: il santuario di Prascondù (Ribordone),  il santuario di Sant’Anna (Meinardi di Locana) e quello di San Besso (Val Soana).

Bibliografia per bambini

Libro: I miei amici del Gran Paradiso. Ediz. ad alta leggibilità

Eventi caratteristici

Il Parco svolge molte attività sul territorio per far conoscere e promuovere l’area protetta del Gran Paradiso. Ci sono eventi di tipo sportivo come ciaspolate e trekking sulla neve, le giornate FAI: Durante le quali il Parco organizza visite speciali per scoprire sentieri, rifugi e angoli nascosti del parco, con l’accompagnamento di guide esperte che raccontano la storia e la natura del territorio nel periodo primaverile; Inoltre, durante i mesi estivi, ci sono vari eventi culturali che celebrano la montagna come il festival delle Alpi che omaggia l’arte montanara con esposizioni, mostre e concerti.

Data compilazione scheda: 3 marzo 2025
A cura di Ar.Co.
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