TORINO. Casa Broglia
Una delle rare testimonianze di alberghi medievali di Torino.
La prima testimonianza documentaria dell’esistenza della casa risale al 1323, quando il cittadino torinese Pietro Broglia la registrò al catasto. L’edificio fu rinnovato tra il XV e il XVI secolo, periodo in cui raggiunse una fisionomia simile all’attuale. Vi ebbe sede l’albergo della Corona Grossa, ancora esistente nel XIX secolo e risalente perlomeno al XV secolo quando ospitava ambasciatori e personalità.
Sul cantone omonimo venivano affissi gli ordini e i bandi cittadini; era anche detto “cantone delle grida”, poiché il banditore leggeva ad alta voce a uso dei molti analfabeti.
La costruzione andò degradandosi durante i secoli XVII e XVIII, fu restaurata da Riccardo Brayda a partire dal 1890. L’edificio fu danneggiato nella parte superiore da un bombardamento del 1943 e oggi è esternamente intonacata.
Il paramento murario originale è in cotto, ornato di fasce modanate nei marcapiano, nelle finestre a croce degli ordini superiori, nelle arcate a sesto ribassato del pianterreno che un tempo erano probabilmente dotate di apertura “zoppa”, il che consentiva l’esposizione delle merci su un tavolato appoggiato al parapetto.
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