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TORINO. FIAT Grandi Motori

Foto dello stabilimento

Foto storica, 1941
Foto dello stabilimento
Punto di forza

Fondata nel 1923, era specializzata nella costruzione di motori diesel, in particolare di quelli ad uso marino.

Nel quartiere torinese di Barriera di Milano, nell’isolato compreso tra Via Cuneo e Via Pinerolo, di fianco ai corsi Vigevano e Vercelli, sorge sin dal 1884 l’Officina Meccanica Michele Ansaldi, azienda costruttrice di macchine utensili che impiega circa 300 operai altamente qualificati.
Nel 1905 Michele Ansaldi, fondatore della fabbrica, sigla un accordo con Giovanni Agnelli: nasce la Fiat Ansaldi, atto legato ad una precisa strategia di mercato che vede la Fiat, attraverso procedimenti associativi, legare alla propria orbita altre società.
Una di queste è il cantiere navale San Giorgio di Muggiano, nel Golfo di La Spezia, assorbito dall’azienda torinese nel 1905: nasce la Fiat San Giorgio, che ha nella costruzione di torpediniere e sommergibili le sue lavorazioni principali e che produce nello stabilimento torinese motori marini e tubi di lancio. Nel 1916 la Fiat San Giorgio è ceduta alla genovese Ansaldo.
Nel 1923 lo stabilimento è riacquistato dalla Fiat che inaugura la sezione Grandi Motori, destinata «alla costruzione di motori diesel per qualsiasi applicazione ed in particolare per uso marino». Tra il 1923 e il 1928 il complesso è al centro di un ampliamento, al quale segue l’acquisto di un edificio a pochi metri dal gruppo di officine di via Cuneo, dove nel 1935 sono occupati 5.000 dipendenti.
Durante la seconda guerra mondiale l’azienda, oggetto delle incursioni alleate, lega il proprio nome a quello della Resistenza. Terminata la guerra, i primi segnali di ripresa si registrano a partire dal 1948, mentre tra il 1951 e il 1954 la fabbrica è al centro di un nuovo ampliamento che consente di aumentare le capacità produttive. Un periodo coincidente con un incremento delle commesse portando l’azienda, che nei primi anni Sessanta impiega circa 4.000 addetti, allo splendore di un tempo.
Nell’ottobre del 1966, Fiat e Iri siglano un accordo per la creazione a Trieste della Società Grandi Motori di Trieste che assorbe, tra operai, impiegati, tecnici e dirigenti, circa 3.000 dipendenti, molti dei quali provenienti dalla Grandi Motori di Torino, che cessa in questi anni la propria attività.
Nel 1971 la Fiat Grandi Motori diventa “Fiat Divisione Mare” e nel 1977 Fiat Termomeccanica Turbogas (TTG), società che vedrà mano a mano smantellare la propria produzione fino alla dismissione dello stabilimento nel corso degli anni novanta.

Data compilazione scheda: 2 agosto 2024
A cura di A.P.
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