TORINO. Il pinguino: la storia del gelato nato a Torino
Quando la gelateria Pepino divenne fornitore ufficiale della Casa Savoia, la qualità del gelato veniva celebrata come un vero e proprio simbolo di nobiltà e raffinatezza. La corte reale non solo apprezzava il gelato Pepino, ma lo considerava una prelibatezza che rappresentava il meglio della tradizione piemontese.
Non molti sanno che anche il gelato ricoperto, spesso chiamato cremino o mottarello, ma soprattutto pinguino, sia nato a Torino!
Tutto iniziò nel 1884 quando in città giunse da Napoli un gelataio che si chiamava Domenico Pepino che aveva deciso di trasferire qui non solo la famiglia, ma anche la sua attività. Poco tempo dopo il suo arrivo riuscì ad aprire la prima bottega chiamata “Vera Gelateria Artigiana” che divenne subito un punto di riferimento per la pasticceria fredda.
Nel 1916 Giuseppe Feletti e suo genero Giuseppe Cavagnino acquistarono il marchio e la produzione dei gelati del signor Domenico. I due nuovi proprietari trovarono un sistema per far viaggiare il gelato, utilizzando il ghiaccio secco: così il nome (ma soprattutto i prodotti) di Pepino potevano arrivare “ovunque” (e lo diceva anche la pubblicità).
La vera svolta avvenne però nel 1939, quando l’azienda, che ormai era fornitrice ufficiale di Casa Savoia, presentò al pubblico il primo gelato alla vaniglia ricoperto di cioccolato, il Pinguino.
Oggi il gelato vanta gusti e combinazioni diverse, ma ha mantenuto la qualità e la bontà originaria. È praticamente impossibile passare in piazza Carignano e non vedere la coda fuori dalla gelateria.
Piovano Giulia, In cucina con Anna, Mediares Edizioni, 2023, 120 pp.
La gelateria Pepino ha avuto un ruolo nella cultura popolare, diventando una meta di famosi registi e attori italiani. Negli anni ’50, ad esempio, molte scene dei film del cinema italiano si sono svolte proprio in Piazza Carignano, con la gelateria come sfondo.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.