VERCELLI. Seminario arcivescovile
L’attuale Seminario fu fondata nel 1566 presso la casa annessa a San Pietro della Ferla, per volere del card. Pietro Francesco Ferrero di rientro dal concilio di Trento (1545-1563).
Il Seminario fu costruito in più fasi da fine Cinquecento a metà Ottocento e quasi interamente su area di antiche case già di proprietà del Capitolo. La parte più antica è il braccio a Ovest del secondo cortile interno, che risale al 1600 circa.
La facciata sulla piazza Sant’Eusebio e il retrostante cortile con le ali annesse, furono costruiti tra il 1842-45 su progetto dell’architetto Caronesi in uno stile neoclassico piuttosto freddo. Oltre questo cortile se ne apre un altro più elegante ed ampio chiuso da quattro fronti porticate su cui si affacciano, al piano superiore, balconcini in ferro battuto; la decorazione è completata dagli elemento in stucco che adornano porte, finestre e archi. Per questa parte, realizzata a momenti alterni tra la fine del XVII secolo e il XVIII secolo, è stato fatto il nome di Filippo Juvarra; a lui è attribuita anche la facciata meridionale del complesso seminariale; e molti studiosi concordano che si tratti di una delle più interessanti opere dell’architetto, in pieno stile barocco “torinese”. La facciata è realizzata interamente in cotto e, seppur incompiuta, presenta nella parte centrale accenni di quella che doveva essere la sua severa e al tempo stesso grandiosa decorazione. Nella parte centrale si aprono finestre sormontate da timpani curvilinei; mentre tutto il resto del complesso di facciata è diviso orizzontalmente in tre fasce e verticalmente da lesene bugnate.
All’interno del Seminario Arcivescovile di Vercelli, nella manica Est del primo cortile, sorge l’attuale Chiesa di San Carlo. In origine vi era una cappella dedicata a San Carlo Borromeo situata all’interno della manica Ovest del secondo cortile, edificata nel Seicento, fu officiata fino al 1842. Tra il 1842 e il 1845 fu edificata anche la nuova chiesa di San Carlo, ornata da marmi, stucchi e dipinti. Nel 2017 la Chiesa fu restaurata.
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