ASTI. Resti della domus romana di Via del Varrone 30
Era una ricca abitazione con un prezioso pavimento a mosaico.
La domus, abitazione cittadina delle famiglie romane agiate, fu costruita nella seconda metà del I secolo d.C. Era situata in un isolato all’estremità occidentale del decumano massimo, a nord della Torre Rossa. I ritrovamenti sono frammentari, comunque si sono evidenziati: un vano a sud, che conserva una piccola parte della pavimentazione in cocciopesto rosso; un ambiente contiguo che presenta il frammento di un mosaico; un corridoio; un vano parallelo che comunica con una stanza a nord con un pavimento in cocciopesto bianco.
Interessante è il mosaico (3 x 1,70 m) che decorava il pavimento in cocciopesto bianco del triclinium o sala da pranzo. Il mosaico, a fondo bianco con inserimento di formelle tonde, rettangolari e romboidali in marmo colorato, è arricchito da figure di pesci e di ramoscelli d’edera ed è delimitato da due cornici a tessere bianche e nere: una a spina di pesce e, quella esterna, a treccia.
Nella domus si possono vedere dei pilastrini, appartenenti a un sistema di riscaldamento chiamato “a ipocausto” (letteralmente: “brucio sotto”, in greco antico). I pilastrini creavano un’intercapedine sotto il pavimento, in cui veniva fatta passare aria calda proveniente da un forno.
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