Schede

Databile intorno al I secolo d.C., riforniva la città attingendo l’acqua dal torrente Erro e valicando la valle del Bormida.

L’edificio in età romana era adibito alla produzione di ceramiche ed è stato musealizzato.

Era il teatro della città romana di Acquae Statiellae

Forse riceveva l’acqua della sorgente “Bollente” e aveva funzione di grande calidarium, in cui prendere bagni caldi.

La Riserva tutela un sito archeologico del Neolitico che rappresenta la più antica testimonianza della presenza umana in Valle Stura. Dal punto di vista naturalistico la piccola area protetta è significativa per la flora e l’avifauna che si possono osservare percorrendo un sentiero naturalistico attrezzato.

La città conserva alcune vestigia di epoca romana.

Era una grande casa di campagna con la residenza padronale al centro di edifici e terreni destinati alla produzione agricola.

Torre della cinta muraria romana.

L’Ente è l’unica struttura che attua sul territorio della provincia di Asti una concreta salvaguardia ed il costante monitoraggio del patrimonio paleontologico e di biodiversità della regione Piemonte.

Era una ricca abitazione con un prezioso pavimento a mosaico.

Sono visibili 5 ettari, dei 21 che occupava l’antica città, con i resti di importanti edifici.

Aveva l’anfiteatro più grande del Piemonte il cui perimetro ancora si può rilevare percorrendolo a piedi.

La villa era un edificio rustico con la residenza padronale ed edifici e terreni adibiti all’agricoltura.

Nel Parco sono state collocate alcune tombe dell’età del Ferro trovate nel territorio comunale.

Potrete passeggiare nella miniera a cielo aperto, tra molti sassi, sperando di individuare qualche pepita d’oro.

Rimangono alcuni reperti e siti della città romana.

Analizzare il sistema difensivo del ducato longobardo di Torino.

La “pietra lunga” è una stele preistorica alta circa 4 m.

Le necropoli longobarde in Piemonte.

Una imponente struttura megalitica di età protostorica.

Si sono conservati resti del grande anfiteatro e di altre strutture della città romana.

Monolite preistorico alto 3,85 m.

Monolite preistorico alto 4,2 m.

I Longobardi in Piemonte

Il Parco comprende uno Spazio espositivo, in cui è possibile osservare reperti archeologici risalenti a 6500 anni fa e la ricostruzione di un angolo di villaggio neolitico su palafitte arricchito da numerose riproduzioni archeologiche a disposizione del visitatore.

Muri con una camera megalitica e un gruppo di 10 “menhir”.

Muri con camere megalitiche e gruppi di “menhir” allineati.

Costruzione del I secolo d.C. a fini religiosi, unica in tutto il Piemonte

Notevoli resti della città romana, centro di commerci e del culto di Iside.

Sito preromano dei Taurini, poi fortificazione medievale, frequentato sino a oggi; non ha cessato di essere una stimolante fonte di studio per storici e archeologi.

I Longobardi in Piemonte.

La necropoli di Sant’Albano Stura è una delle più importanti necropoli longobarde d’Italia e d’Europa. La presenza longobarda in Piemonte.

Il monumento è legato alla presenza longobarda a difesa del territorio contro l’invasione dei Franchi di Carlo Magno. E’ il monumento simbolo della regione Piemonte.

Eccezionale monumento di età romana, la cui interpretazione è dibattuta.

Della città romana sono ben conservati resti di anfiteatro, teatro e una parte del tessuto urbano.

Ha forma di ellisse di 45 x 37 m, il più piccolo di età romana presente in Italia.

L’arco fu eretto in onore di Augusto nel 9-8 a.C. da Cozio, re dei Segusii.

Porta della cinta muraria romana, ben conservata.

La presenza longobarda in Piemonte