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SANT’AMBROGIO DI TORINO (TO). La Sacra di San Michele della Chiusa

La Sacra di san Michele
Pianta della Sacra
Ingresso alla Sacra
La statua dell'arcangelo Michelo lungo la scalinata d'ingresso
Il portale dello zodiaco
Il Sepolcreto dei Monaci
Trittico dell'Immacolata Concezione, di Defendente Ferrari
Madonna col Bambino, fra Santi, di Defendente Ferrari
Punto di forza

Il monumento è legato alla presenza longobarda a difesa del territorio contro l’invasione dei Franchi di Carlo Magno. E’ il monumento simbolo della regione Piemonte.

La Sacra di San Michele è un’abbazia benedettina arroccata sulla vetta del monte Pirchiriano, all’imbocco della val di Susa.
L’abbazia fu fondata nel 983 dal marchese di Torino, Arduino, e dedicata all’arcangelo Michele. La sua costruzione durò quasi un secolo e fu completata nel 1098.
La Sacra di San Michele ha origine su uno sperone roccioso appartenente al gruppo del Rocciavré nelle Alpi Cozie (alt. 962 metri). Pirchiriano è il nome antichissimo del monte, forma elegante di Porcarianus o monte dei Porci, analogamente ai vicini Caprasio, o monte delle Capre, e Musinè o monte degli Asini.
Il monte vide la presenza di insediamenti umani fin dai tempi preistorici. In epoche successive venne fortificato dai Liguri e poi dai Celti sotto il dominio dei due re Cozio.
Nel 63 d.c. quando le Alpi Cozie diventano provincia Romana, il luogo, data la sua posizione strategica, veenne sfruttato dai Romani come castrum, ovvero area di interesse militare.
Dal 569 d.c. i Longobardi invasero e occuparono le Alpi Cozie. Fu in quel periodo che in Valle di Susa vengono erette le famose “Chiuse dei Longobardi”. Questi innalzarono muraglie e torri attraverso la valle quando, sotto la guida del loro re Desiderio e del figlio Adelchi, si ammassarono per resistere all’entrata in Italia di Carlo Magno, re dei Franchi.
Il culto micaelico, praticato dai Longobardi, venne ereditato dall’Imperatore Federico I Barbarossa, che lo trasmise al nipote Federico II, che lo estese a sua volta nel Regno e nell’Impero.
La data di costruzione del complesso vero e proprio viene identificata tra il 983-987, anche se altri la identificano tra il 999 e 1002.
Nel corso dei secoli, la Sacra di San Michele è stata un importante centro di pellegrinaggio ed un luogo di grande devozione religiosa. È stata anche un importante punto di riferimento strategico, grazie alla sua posizione dominante sulla valle sottostante.

L’abbazia è composta da una serie di edifici, tra cui la chiesa, il chiostro, il refettorio e il dormitorio. La chiesa è l’edificio più importante del complesso ed è caratterizzata da una facciata romanica e da un interno gotico.

La Sacra di San Michele è anche un luogo di grande bellezza e fascino. L’abbazia è circondata da un paesaggio mozzafiato ed offre una vista spettacolare sulla val di Susa. L’abbazia è anche ricca di storia ed arte ed è un luogo ideale per chi desidera conoscere la cultura e la tradizione piemontese.

Fra le opere d’arte all’interno della chiesa annoveriamo un Trittico dell’Immacolata Concezione di Defendente Ferrari (1520 c.). Nel centro domina, in piedi su un arco di luna, in una mandorla d’oro, circondata da 12 cherubini, una delicata Madonna che allatta il Bambino Gesù. I pannelli laterali rappresentano l’uno San Michele Arcangelo che sconfigge il demonio, l’altro San Giovanni Vincenzo, che presenta alla Vergine il committente dell’opera Urbano di Miolans, abate commendatario della Sacra dal 1503 al 1522.
Altra opera di Defendente Ferrari è dedicata alla “Madonna col Bambino, fra Santi“.

All’esterno dell’abbazia, dal 24 settembre 2005, su uno spuntone di roccia esistente tra il “Monastero Vecchio”e il basamento della chiesa, è collocata una statua di San Michele Arcangelo creata dallo scultore Paul dë Doss-Moroder, artista altoatesino (vedi immagine). Si tratta di una nuova ed originale interpretazione dell’Arcangelo Michele, un’opera di grandi proporzioni (altezza m 5,20 più m 1,80 di ali, peso 3400 Kg circa). L’artista ha descritto così la sua opera: “...la mia statua vuole rappresentare soprattutto la vittoria del bene sul male, nel nostro mondo infedele alla Pace. L’opera si compone di due parti: in una, San Michele Arcangelo sta sulla roccia viva, la stessa su cui è eretta l’Abbazia, vincitore del Bene per la Pace e portatore della Parola di Dio; nell’altra, le ali dell’Angelo del Male, sconfitto, sprofondano nelle tenebre ai piedi della roccia sporgente…”.

Info:
Via alla Sacra, 14 – 10057 S. Ambrogio (TO)
Tel. 011939130 – e-mail: info@sacradisanmichele.com – sito web: https://sacradisanmichele.com/
La Sacra di San Michele è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. È possibile acquistare i biglietti d’ingresso online o presso la biglietteria dell’abbazia. È possibile prenotare le visite guidate online o presso la biglietteria.

Suggerimenti: Indossare scarpe comode, in quanto ci sono molte scale da salire.
Portare con sé una borraccia d’acqua, perché non ci sono fontane all’interno dell’abbazia.
Proteggersi dal sole, in quanto l’abbazia è esposta al sole per gran parte della giornata.
Rispettare il silenzio e la tranquillità dell’abbazia.

Data compilazione scheda: 12 luglio 2024
A cura di DMF
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