CASELETTE (TO). Villa romana
La villa era un edificio rustico con la residenza padronale ed edifici e terreni adibiti all’agricoltura.
Indagata a partire dal 1973 era una vasta villa con carattere prevalentemente rustico. Era la residenza di un proprietario terriero e l’edificio non sembra possedesse caratteri di lusso; invece è rilevante per la superficie occupata dalle strutture agricole.
Composta da una struttura quadrangolare di 60 x 70 m circa, in cui i due gruppi principali di ambienti si dispongono sui lati settentrionale e meridionale, ad una distanza di circa 35 m. I pavimenti erano costituiti da un acciottolato cui era sovrapposto uno strato di frantumi di magnesite e uno di frantumi laterizi. In pochi casi era stata aggiunta anche una rifinitura di piastrelle di marmo.
L’edificio ebbe tre fasi costruttive principali tra fine I secolo a.C. e la metà II secolo d.C., quando fu abbandonato.
I reperti hanno permesso di comprendere che aveva anche un laboratorio per la produzione della ceramica ed esercitava commerci con altre zone dell’Impero (sono state trovate anfore vinarie spagnole).
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