CASTELDELFINO (CN). Chiesa parrocchiale di Santa Margherita
Trattasi della chiesa parrocchiale di Casteldelfino ed è il principale monumento del paese.
“Sulla fine del secolo decimoquarto questo luogo si chiamava borgo della Margarita e faceva parte d’un altro maggior abitato posto in sua vicinanza fra i due rami del torrente Varaita, che era considerato il principale villaggio del Comune… la chiesa parrocchiale di Casteldelfino fu eretta verso la metà del secolo decimo quinto”.
Dopo i danni già provocati dall’alluvione del 1365, nel 1391 una frana deviò il corso del Varaita che scorre vicino al borgo di S. Eusebio, inondando irrimediabilmente l’abitato. Il castello e la chiesetta di S. Eusebio furono salvi, ma gli abitanti del paese furono costretti a trasferirsi nel vicino borgo chiamato Santa Margherita, dove verso la metà del XV secolo fu eretta la chiesa titolata a S. Margherita vergine e martire. E’ interessante l’ipotesi di uno studioso riguardante l’edificazione della parrocchiale sul luogo della preesistente cappella del borgo primitivo.
Sulla via principale di Casteldelfino si affacciano molti edifici di impronta medievale, con architravi decorati. Il luogo più caratteristico, e meglio conservato, è la piazzetta con la cinquecentesca fontana del Truei. L’acqua sgorga da una animalesca figura in pietra verde, con cui contrasta il soprastante bassorilievo in marmo bianco con l’immagine della Madonna e, ancora, il ricorrente motivo del delfino e dei gigli di Francia. Sul fronte meridionale dell’abitato spicca l’ampia loggia ad archi di Casa Ronchail, abitazione signorile tardo quattrocentesca.
L’edificio sorge all’estremità Ovest de “La Villa” (nome attribuito al capoluogo comunale di Casteldelfino), con l’ingresso a Ovest e l’abside a Est.
La torre campanaria è possente ed anticipa l’edificio della chiesa, accogliendo chi arriva dal fondovalle; le feritoie della parte bassa sembrano suggerire un suo utilizzo a scopo di difesa, quando occorreva.
Sul campanile si notano dei doccioni in pietra ricoperti di muschio e sulle pareti esterne della chiesa vi sono alcuni conci di pietra scolpiti che fanno pensare a elementi di reimpiego provenienti da costruzioni più vecchie, forse anche il locale castello medievale, del quale restano solo dei ruderi.
L’edificio è a pianta rettangolare e con quattro cappelle laterali, una delle quali ospita ancora un altare secondario.
La facciata principale è caratterizzata dal portale in conci di marmo bianco e della locale pietra verde, lavorato a scalpellino con decorazioni simboliche; presenta anche affreschi del XV secolo.
L’abside ospita un coro ligneo la cui sedia centrale nasconde la porta di accesso al campanile.
L’architettura del presbiterio è visibilmente più tardiva rispetto a quella della navata principale.
L’abside, a pianta quadrata, di dimensioni minori rispetto alla navata, accoglieva l’altar maggiore addossato alla parete di fondo. Su questa si stendevano degli affreschi (sec. XV), parte del più ampio ciclo pittorico che occupava tutta la navata, dei quali non conosciamo il soggetto ma la cui presenza è ancora testimoniata nel 1636. Tra le figure di santi affrescate, compare sulla parete sinistra anche un sant’Antonio abate, nella consueta iconografia: con saio e mantello nero, bastone a stampella cui è appeso un campanello; nella mano sinistra un libro rosso chiuso.
All’interno è sistemato il fonte battesimale, in marmo bianco scolpito, decorato con motivi araldici. Datato 1483, è un raffinato lavoro attribuito ai fratelli Zabreri di Pagliero (val Maira): presenta un calice con tazza poligonale e nodo al centro del fusto.
La seconda cappella di sinistra è ornata da una pala d’altare raffigurante Sant’Antonio Abate e Santa Lucia (XVII secolo), con ricca cornice in legno intagliato, dipinto e dorato
Sull’altare maggiore è collocata una pala raffigurante la Madonna tra Sant’Eusebio e Santa Margherita con accanto i santi Stefano e Ludovico.
Del 1906 è la statua di S. Antonio, in gesso dipinto, metallo dorato e legno dipinto, esposta in una nicchia ricavata tra le due arcate-cappelle a sinistra di chi entra (n.d.c.)
Info:
Parrocchia tel. 0175 95112 oppure 0175 977800
“La chiesa parrocchiale di Casteldelfino […] è sotto il titolo di S. Margherita Vergine e martire, la cui festa si celebra nel dì 13 luglio” (Allais, 1891, p. 5)
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