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LANGHE (CN). Brasato al Barolo: un piatto storico della Tradizione Piemontese

Brasato

Brasato al Barolo
Punto di forza

Il Brasato al Barolo è il piatto ideale per una cena speciale o per un pranzo domenicale in famiglia. Il suo sapore intenso ed avvolgente conquisterà tutti, regalando un’autentica esperienza della cucina piemontese.

La storia di questo piatto, che si distingue per la morbidezza della carne, deriva dalle conoscenze dei cuochi piemontesi che dopo un passaggio in Francia nel XVII secolo tornarono in patria diffondendo le conoscenze della nuova cucina dei vicini, ossia la brace (da cui brase, brasato).
In origine la carne veniva letteralmente “avvolta” nelle braci, in quanto non solo la pentola era posta sulle braci ardenti, ma pure il coperchio in cui si cucinava era concavo così da essere riempito sempre di brace calda.

Il primo segreto per un ottimo brasato è però usare i tagli di carne più ricchi in grasso, come noce, pesce o cappello del prete che essendo ricavati dal muscolo della spalla o della coscia contengono la giusta quantità di grasso e di nervature affinché la carne in cottura si mantenga bella tenera.

Il secondo segreto è la marinatura, per la quale l’uso del vino Barolo è fondamentale per garantirne la bontà e la morbidezza.

Bibliografia per bambini

Piovano Giulia, In cucina con Anna, Mediares Edizioni, 2023, 120 pp.

Eventi caratteristici

Brasato al Barolo

Il Brasato al Barolo è un piatto ricco e saporito che rappresenta perfettamente la cucina piemontese. Grazie all’uso del celebre vino Barolo, questo brasato acquisisce un sapore profondo e raffinato, mentre la carne rimane incredibilmente morbida e succulenta. Scopri la ricetta e immergiti in una tradizione che affonda le radici nel cuore delle Langhe.

Ingredienti (per 6 persone):
– 1,2 kg di carne di manzo (tagli consigliati: noce, pesce, cappello del prete)
– 1 gambo di sedano
– 3 carote
– 1 cipolla
– 1 spicchio d’aglio
– 1 bottiglia di Barolo
– 2 chiodi di garofano
– Un pizzico di cannella
– Sale e pepe q.b.
– Olio extravergine d’oliva

Preparazione:

1. Marinatura della carne:
In una ciotola capiente, unisci la carne tagliata in pezzi, le verdure (sedano, carote, cipolla e aglio) tagliate a pezzetti, il Barolo, i chiodi di garofano, la cannella, il sale e il pepe. Copri e lascia riposare per 12 ore in un luogo fresco, in modo che la carne assorba tutti i sapori.

2. Rosolatura della carne:
Trascorso il tempo di marinatura, rimuovi la carne dalla ciotola e asciugala delicatamente con carta assorbente. In una casseruola ampia, scalda un filo d’olio extravergine di oliva e rosola la carne a fuoco alto per circa 10 minuti, girandola su tutti i lati per sigillarla bene. Questo passaggio è fondamentale per mantenere i succhi della carne durante la cottura.

3. Cottura lenta:
Aggiungi la marinatura nella casseruola con la carne e copri con un coperchio. Abbassa il fuoco e lascia cuocere per circa 3 ore, girando ogni tanto la carne, finché non risulta tenera e ben cotta.

4. Preparazione del sugo:
Una volta che la carne è cotta, rimuovila dal sugo e separa le spezie e gli aromi. Frulla il sugo insieme alle verdure fino a ottenere una crema liscia e omogenea.

5. Servizio:
Lascia raffreddare leggermente la carne, quindi affettala e servila accompagnata dal sugo al Barolo, tenuto in caldo. Il piatto è perfetto con contorni di purè di patate o verdure grigliate.

Data compilazione scheda: 23 febbraio 2025
A cura di GP e VR
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