SALICETO (Cn). Castello del Carretto.
Immerso nella verde Valle Bormida, il Castello Del Carretto di Saliceto racconta secoli di storia e mistero. Un gioiello medievale, trasformato nei secoli in raffinata dimora signorile, ricco di affreschi ed architetture romaniche, gotiche e rinascimentali, che sorge in un territorio dove, tra fine giugno e luglio, i campi si tingono del viola della lavanda in fiore, avvolgendo il paesaggio in scenari suggestivi e profumi intensi.
Il borgo di Saliceto ha origini antichissime, anteriori al X secolo. Il suo nome potrebbe derivare sia dal latino Salocetum (luogo dei salici) — pianta che campeggia ancora oggi nello stemma comunale — sia da Saliorum Situm, “luogo abitato dai Liguri Salii”, antica popolazione preromana.
I salicetesi sono tradizionalmente soprannominati “cere faze” (facce false) e “maza-previ” (ammazza preti), a testimonianza di un passato intriso di leggende e carattere forte.
Il Castello Del Carretto si trova ai margini del paese, raggiungibile tramite una strada panoramica che attraversa rigogliosi noccioleti. La sua costruzione risale al XIII secolo, concepito inizialmente con funzione difensiva: era protetto da un fossato e dotato di ponte levatoio.
Alla fine del XV secolo, il castello venne ristrutturato — o forse addirittura ricostruito — per essere trasformato in residenza signorile, perdendo progressivamente il suo carattere militare. Nel secolo successivo acquisì l’aspetto che conserva ancora oggi.
Tra gli ambienti più suggestivi del castello spiccano: la Sala delle Armi: decorata con scene della vita di Cristo.
Il Salone romanico (pianterreno, lato Ovest): caratterizzato da un ampio camino.
Il Salone gotico (pianterreno, lato Est): con alte volte a crociera ed un doppio loggiato rinascimentale centrale, e il Piano nobile: due eleganti saloni rinascimentali, affrescati con motivi liberty ed arricchiti da grandi camini. All’interno del cortile rinascimentale si conservano affreschi antichissimi. Qui sorgeva un tempo l’antica chiesa di Santa Maria in Castello, della quale restano tracce pittoriche risalenti a tre differenti periodi storici.
Il Castello Del Carretto e gli antichi edifici di Saliceto custodiscono un fitto mistero: simboli esoterici che attraversano otto secoli di storia.
Queste simbologie, legate in parte a Maria Maddalena ed in parte ad una proto-loggia massonica attiva fin dal XII secolo, sono ancora visibili nel cortile del castello ed in alcune chiese e dimore del borgo antico.
Saliceto è anche immerso in un territorio di rara bellezza naturalistica: tra fine giugno e luglio, i campi che circondano il borgo si colorano grazie alla fioritura della lavanda, regalando scenari suggestivi e profumi intensi che avvolgono il paesaggio. Il castello è uno dei quattro Monumenti Nazionali di Saliceto, insieme alle chiese di:
–San Lorenzo: tra le più importanti espressioni del Rinascimento toscano in Europa.
–San Martino: con campanile risalente all’anno Mille.
–Sant’Agostino: impreziosita da cicli d’affreschi quattrocenteschi.
Dal mese di giugno i cespi verdi argentati delle colline di Saliceto, si trasformano in tanti bouquet colorati di “bluette”, indaco, viola intenso e rosaceo. Il periodo di fioritura della lavanda va da giugno ad agosto. Tuttavia, il picco della fioritura varia, più o meno sensibilmente, di anno in anno, a seconda delle condizioni meteorologiche e delle zone.
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