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TORINO. Chiesa della Gran Madre di Dio

Punto di forza

Dall’alto della sua scalinata si può ammirare una splendida vista verso la direttrice  che, attraversando il ponte Vittorio Emanuele I, prosegue verso piazza Vittorio Veneto, via Po, Palazzo Madama e come sfondo, nelle giornate limpide, l’arco alpino.

La chiesa si trova nel quartiere Borgo Po, nella omonima piazza sulla riva destra del Po, che fronteggia il Ponte Vittorio Emanuele I fatto costruire da Napoleone Bonaparte durante la dominazione francese.
Raro esempio di architettura neoclassica che si ispira al Pantheon di Roma, fu commissionata nel 1814 dai Decurioni, ossia gli amministratori della città di Torino, per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone.
Progettata da Ferdinando Bonsignore, architetto della corte sabauda, fu costruita tra il 1827 e il 1831. L’edificio sorge rialzato rispetto alla piazza circostante su un alto basamento.
L’accesso alla chiesa avviene tramite un’ampia scalinata al termine della quale si trova il grande pronao con colonne dai capitelli corinzi. Il timpano è scolpito ad altorilievo e rappresenta la Vergine con il Bambino che riceve omaggio da parte dei committenti dell’edificio religioso.
Un’epigrafe cita: «ORDO POPVLVSQVE TAVRINVS OB ADVENTVM REGIS» ovvero «La nobiltà e il popolo di Torino per il ritorno del re». Tale dedica, così come la costruzione dell’intero tempio, raccolse severe critiche fra i contemporanei per via del fatto che si fa menzione della venuta del Re e non del suo ritorno dopo l’esilio.
Una particolarità: la torre campanaria con l’orologio si trova nell’edificio posto sul lato destro della chiesa dove hanno sede l’oratorio, gli uffici e gli archivi parrocchiali.
L’interno è a pianta circolare con una grande cupola caratterizzata da cinque ordini di lacunari ottagonali di misura decrescente che terminano con un oculo circolare di oltre tre metri di diametro da cui filtra la luce zenitale. Il 24 giugno un fascio di luce illumina la statua del Patrono di Torino san Giovanni Battista.
Ai lati della scalinata d’accesso alla Chiesa sono collocate due statue. Sulla destra la statua della Fede, raffigurata con un calice nella mano e a sinistra la statua della Religione; mentre la statua di Vittorio Emanuele I fu posizionata nella piazza nel 1885.
Dal 1932 sotto la chiesa è presente l’ossario dei caduti nella Prima guerra mondiale, un importante luogo della memoria cittadina e celebrata annualmente il 4 novembre.

Eventi caratteristici

Una delle leggende più diffuse inerenti alla chiesa della Gran Madre è legata all’antico culto della dea Iside. Si dice, infatti, che la costruzione sorga proprio sul sito che in passato ospitava un tempio dedicato a questa divinità, conosciuta anche come Grande Madre ovvero dea della fertilità e della maternità. Iside è stata una delle divinità maggiormente adorate dagli antichi egizi. A rafforzare questa ipotesi è anche la vicinanza del fiume; infatti, l’acqua rappresenta da sempre un simbolo vitale accostato al culto della Grande Madre.

Data compilazione scheda: 21 marzo 2025
A cura di FSM
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