TORINO. La Sinagoga.
La Sinagoga di Torino è il principale luogo di culto della comunità ebraica di Torino. È situato in Piazzetta Primo Levi (già Via San Pio V) nel quartiere multietnico San Salvario.
Nel 1848 gli ebrei ottennero l’Emancipazione.
Nel 1861, per festeggiare questo nuovo status di vita decisero di far erigere una nuova sinagoga di grandi proporzioni, che fosse degna del ruolo di Torino, allora capitale del Regno d’Italia.
Come progettista venne scelto Alessandro Antonelli, che ideò l’attuale Mole Antonelliana. Ben presto però le dimensioni e i costi del futuro Tempio divennero troppo elevati, così la comunità decise di vendere la struttura al comune di Torino e di costruire un’altra sinagoga di dimensioni più piccole.
Il 16 febbraio 1884, dopo quattro anni di lavoro, la nuova sinagoga venne inaugurata.
Si progettò una struttura di dimensioni massicce a pianta rettangolare. Ai quattro angoli si ergono quattro grandi torrioni alti 27 metri sormontati da cupole a cipolla. Come nel caso di molte altre sinagoghe dell’epoca, lo stile neo-moresco fu scelto per distinguere il tempio dagli altri edifici religiosi della città.
Il 20 novembre 1942, durante un bombardamento, il tempio fu colpito da uno spezzone incendiario. I danni agli arredi ed alle decorazioni furono ingentissimi; si salvarono solo le strutture murarie. Dopo i primi interventi di consolidamento nel settembre 1945, l’interno fu ricostruito e ridecorato nel 1949.
Il Tempio principale viene usato solo in occasione delle festività più importanti in quanto nei sotterranei si trovano due piccole sinagoghe, che sono usate per le funzioni giornaliere.
Glossario:
(1) – Arón (Arón ha-Kodesh) : “Armadio sacro”. È l’armadio posto sulla parete orientale della sinagoga, volta verso Gerusalemme. Vi sono custoditi i rotoli della Torà (3), rivestiti dei loro ornamenti.
(2) – Menorà : Lampada a sette bracci di antichissima tradizione. Già descritta nella Torà appartiene agli arredi del Santuario come si vede dal rilievo dell’Arco di Tito in Roma. Oggi è un puro oggetto simbolico che fa parte dello stemma dello Stato d’Israele.
(3) – Torà : “Insegnamento, Legge”. Si designa specificamente con questo nome il Pentateuco, o cinque libri di Mosè i primi cinque libri della Bibbia. La tradizione ha chiamato questi libri la Torà scritta, per distinguerla da quella orale che comprende le tradizioni e i commenti applicativi dei Maestri. Con il tempo anche la Torà orale è stata posta per iscritto, soprattutto nella Mishnà (4).
(4) – Mishnà : Opera in sei libri compilata per iscritto in Palestina nella metà del II secolo dell’Era volgare e che comprende le norme essenziali della tradizione orale per quanto riguarda il diritto civile, penale, matrimoniale, le regole del culto sinagogale e del Santuario, ecc. Scritta quasi totalmente in ebraico.
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