TRANA (TO). Giardino botanico Rea
Vi sono coltivate circa 2500 specie e varietà di piante provenienti dal Piemonte, dall’Italia e da tutto il mondo
Le specie piemontesi sono inserite in Biotopi, che rappresentano piccoli ambienti ricostruiti: bosco misto di latifoglie, ambiente acquatico, roccera calcarea e di serpentino.
Due serre a differente clima ospitano rispettivamente le piante tropicali e quelle succulente, mentre una terza serra è dedicata alla collezione di specie carnivore e, durante l’inverno ospita le specie delicate come agrumi, fuchsie, pelargoni.
Vi è anche un arboreto con specie ornamentali rustiche e una zona è stata riadattata per attirare farfalle e insetti utili. Principali collezioni riguardano il genere Iris, che comprende sia specie botaniche che cultivar ornamentali.
Altra collezione di specie ornamentali riguarda il genere Fuchsia.
Nel 1961 un collezionista di piante rare, Giuseppe Giovanni Bellia, creò i “Vivai di San Bernardino”, nell’omonima frazione di Trana. Nel 1967 Bellia trasformò i Vivai in un “Giardino botanico sperimentale per l’acclimatazione di piante alpine ed erbacee perenni”, che successivamente, prenderà il nome Giardino Botanico “Rea” in onore a Giovanni Francesco Re (1773-1833), medico e botanico, che per primo studiò la flora delle Valli di Susa e Sangone. Il Giardino occupa una superficie di circa 10.000 m².
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