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VARZO (VCO). Aree Protette dell’Ossola

Alpe Veglia
Lago di Antrona
Coturnice
Cervo
Punto di forza

Si possono incontrare marmotte, stambecchi, camosci, cervi, tassi e poi aquile, poiane fino a varietà splendide di farfalle. I suoi ambienti diversificati tra acquatici (laghi), umidi (stagni), rocciosi e forestali consentono di osservare moltissime varietà di rocce e piante.

Di questa realtà naturalistica fanno parte ben 4 diversi parchi, nati in epoche diverse e con caratteristiche particolari.

Il Parco Paesaggistico della Valle di Binn, è un bell’esempio di parco naturale abitato. Il Comune di Binn, che si trova al confine con la Svizzera, decise nel 1964 di porre i 3 terzi della valle sotto la tutela delle leggi per la protezione della natura. Nel 2002 i Comuni di Binn, Ernen e Grengiols hanno lanciato il progetto “Parco Paesaggistico della Valle di Binn”, al quale hanno aderito successivamente i Comuni di Bister, Blitzingen e Niederwald. Nove anni dopo, nel settembre 2011, l’ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha assegnato al progetto il marchio Parco. Quello della Valle di Binn è dunque il primo Parco Naturale Regionale del Vallese. La Valle di Binn, considerata la “valle dei tesori nascosti”, è conosciuta per l’abbondante presenza di minerali e per la flora e la fauna estremamente ricche. I suoi villaggi, con le case annerite dal sole, sono così ben conservati da essere inseriti a pieno titolo nell’inventario dei siti di importanza nazionale e regionale. Questo paesaggio rurale tradizionale è tuttora conservato con grande cura e passione.

Confina con quest’area il Parco naturale Alpe Veglia e Devero, istituito con legge regionale del 1995, che è il risultato dell’accorpamento del Parco Naturale dell’Alpe Veglia e del Parco Naturale dell’Alpe Devero, diviso amministrativamente fra i comuni di Varzo, Trasquera, Crodo e Baceno. L’area protetta ha una superficie complessiva di 8.539 ettari e ha uno sviluppo in altezza compreso fra i 1.600 e i 3.553 metri sul livello del mare. Il Parco è nato per tutelare le caratteristiche ambientali e naturali di due ampie valli alpine all’inizio delle Valli Divedro e Devero contornate dalle più alte vette delle Alpi Lepontine Occidentali. Questi ambienti devono la loro origine al modellamento dei ghiacci che ha lasciato tracce evidenti della sua azione: massi erratici, larghi accumuli morenici, numerosi laghi alpini e altipiani. L’ambiente naturale è caratterizzato da ampi pascoli circondati da boschi di larici, con sottobosco di rododendri e mirtilli, che sfumano nelle praterie d’alta quota. La grande varietà di ambienti determina la presenza di numerose specie floristiche e faunistiche di grande interesse naturalistico.

A questo Parco si affianca l’Area contigua del Devero il cui paesaggio è molto simile al precedente, quindi dominato da ampie aree da pascolo circondate da fitti lariceti con sottobosco di rododendro e mirtillo, ma è più ricca di attrazioni turistiche e strutture per sciare.

Nel 2009 è stato anche creato il Parco Naturale Alta Valle Antrona. In questo settore sono presenti ben quattro bacini artificiali (Lago di Cingino, Lago di Campliccioli, Lago di Camposecco, Lago Alpe dei Cavalli) ed il Lago di Antrona, uno dei rari laghi di sbarramento naturale delle Alpi, originato da una immensa frana nel 1642. L’istituzione del parco trova motivazione nelle caratteristiche naturali di vera eccezionalità: presenta infatti grande diversità in termini di habitat e di specie (spesso rarissime o uniche al mondo), oltre all’eccezionale patrimonio storico, artistico e culturale visibile nei segni e nelle trasformazioni del territorio ma anche, soprattutto, nelle testimonianze artistiche, architettoniche e nelle tradizioni mantenute vive dalla popolazione ancora oggi residente.

Non è così difficile incontrare, in occasione di escursioni nei diversi parchi di questo territorio, marmotte, stambecchi, camosci, cervi, tassi e poi aquile, poiane fino a varietà splendide di farfalle. I suoi ambienti diversificati tra acquatici (laghi), umidi (stagni), rocciosi e forestali consentono di osservare moltissime varietà di rocce e piante.

Bibliografia per bambini

Piovano Giulia, Anna e Pietro alla “ricerca” di parchi e riserve naturali del Piemonte , 2023, Torino

Data compilazione scheda: 25 gennaio 2025
A cura di GP
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