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I Sacri Monti del Piemonte.

I Sacri Monti del Piemonte sono: Varallo , Crea , Oropa , Orta San Giulio , Ghiffa , Domodossola  e Belmonte ; essi si trovano nelle montagne dell’Italia del nord e sono costituiti da sette distinti complessi di cappelle e architetture sacre del 16° e 17° secolo (altri due siti sono presenti nella Lombardia).

La storia dei Sacri monti in Piemonte (e Lombardia) è legata alla figura di Carlo Borromeo , il vescovo di Milano che promosse l’idea dei Frati Minori , custodi del Santo Sepolcro , di ricreare in Europa dei luoghi di preghiera alternativi ai luoghi santi di Gerusalemme e della Palestina, a cui dovevano in qualche modo assomigliare.

Fu selezionato il dirupo roccioso sopra la cittadina di Varallo, in Valsesia, come prima area in cui ricostruire il paesaggio della Terra Santa. I lavori per la Nuova Gerusalemme furono avviati sul finire del XV secolo.

Le idee emerse durante il Concilio di Trento  del 1545-1563 spinsero Carlo Borromeo a promuovere il progetto del Sacro Monte di Varallo, spostando l’attenzione sulla vita e la passione di Cristo. Il progetto proseguì fino alla metà del XVIII secolo con la realizzazione degli altri Sacri monti.

Questi complessi architettonici, distribuiti lungo le pendici di un’altura, inducono i visitatori a seguire un percorso fisico e spirituale, un pellegrinaggio attraverso un itinerario simbolico di stazioni monumentali che rendono sacro lo spazio naturale. Oltre ad essere luoghi dell’anima, dunque, i Sacri Monti sono anche frutto di un grandioso progetto di sacralizzazione del paesaggio e risultano straordinariamente integrati nella natura circostante composta da foreste, laghi e colline.

Nei Sacri Monti sono presenti molti dipinti e statue che rappresentano scene della vita di Cristo, di Maria e dei Santi, quindi sono visti anche come una forma di catechismo raccontato con le immagini.

Dopo aver influenzato lo sviluppo di architettura e arte sacra in siti simili in tutta Europa, i Sacri Monti hanno vissuto un periodo di declino tra la Seconda Guerra Mondiale e gli anni Ottanta del Novecento, ma oggi sono nuovamente oggetto di programmi condivisi di tutela e valorizzazione, luoghi di confronto interreligioso, di ricerche e convegni, oltre che meta di pellegrini e di flussi turistici religiosi e culturali.

A cura di A.P.