Instagram

GHIFFA (VCO). Sacro Monte.

Punto di forza

Il Sacro Monte di Ghiffa (o Sacro Monte della Santa Trinità) è inserito nel gruppo dei Sacri Monti alpini inseriti nel 2003 nell’elenco dei “Patrimoni dell’umanità”, situato nel comune di Ghiffa.

Il Sacro Monte è posto lungo le pendici boscose del monte Cargiago, sopra l’abitato di Ronco, a 360 metri s.l.m., con una stupenda vista sul Lago Maggiore.

Il primo documento storico che menziona l’esistenza della chiesa è del 1591; fu redatto in occasione della visita pastorale dell’allora vescovo di Novara, monsignor Cesare Speciano . La descrizione fatta della chiesa, dedicata alla Santissima Trinità, fa comprendere come essa corrispondesse allo spazio occupato dalla prima campata dell’attuale santuario. Vi era sopra l’altare un affresco, tuttora presente, con l’immagine ripetuta tre volte del Cristo assiso: si tratta di un simbolo trinitario che evoca le “tre persone uguali e distinte”. Si tratta di un’immagine molto venerata, alla quale erano riconosciuti poteri taumaturgici. L’edificio religioso doveva già essere posto sotto la tutela dell’antico ordine dei Trinitari  impegnato nella diffusione del culto della Santissima Trinità.

La costruzione di un nuovo santuario avvenne tra il 1605 ed il 1617, anni in cui venne costruito, con il contributo della popolazione locale, il corpo principale dell’edificio. Il progetto era stato patrocinato da vescovo di Novara, Carlo Bascapè  noto per la importanza che egli attribuiva allo sviluppo del sistema dei Sacri Monti prealpini.
Negli anni tra il 1646 ed il 1659 il progetto del santuario fu completato con la costruzione del campanile e con ulteriori lavori di sistemazione. Nello stesso periodo iniziò la costruzione delle cappelle che dovevano comporre il Sacro Monte.

Tre sono le cappelle erette, tutte poste in prossimità del Santuario: quella della Incoronazione della Vergine, eretta nel 1647, quella dedicata San Giovanni Battista, costruita nel 1659, e quella detta Cappella di Abramo, posta un poco più in basso e realizzata tra il 1703 ed il 1722.

Senza che venisse meno la devozione verso la Trinità, si deve ipotizzare che la centralità del tema della Passione di Cristo nei percorsi devozionali abbia suggerito, nel 1752, la costruzione sul piazzale del santuario di un elegante porticato a 14 arcate, destinato ad ospitare le stazioni di una Via Crucis. Esso fu, pochi anni dopo, chiuso sul lato nord con la costruzione di una cappella affrescata, con funzione di oratorio dedicato alla Madonna Addolorata.

Le raffigurazioni plastiche delle stazioni della Via Crucis poste sotto il porticato sono state realizzate attorno al 1930; esse hanno sostituito precedenti affreschi ottocenteschi ormai rovinati. Le strutture architettoniche non subirono in seguito rilevanti cambiamenti.

Il complesso devozionale decadde poi progressivamente nel corso del XIX secolo sino a quando, nel 1985, l’amministrazione comunale di Ghiffa concepì un progetto di restauro e di valorizzazione del sito. In seguito ad un accordo con la Regione Piemonte si arrivò alla istituzione della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte della Ss. Trinità. Nel 1988 fu varato, a carico della Regione, un piano di restauro degli edifici e dei loro arredi sacri, progetto che ha consentito, tra l’altro, la inclusione del Sacro Monte di Ghiffa nel gruppo dei Sacri Monti prealpini di Piemonte e Lombardia decretati patrimonio dell’umanità, dall’UNESCO nel 2003.

Data compilazione scheda: 23 giugno 2025
A cura di A.P.
Visualizzazione di 20 schede relative a luoghi di interesse visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.