AVIGLIANA (TO). Dinamitificio Nobel
Il Dinamitificio Nobel di Avigliana è stata la più importante fabbrica mondiale di esplosivi degli anni 1940.
A est della palude dei Mareschi si trovano i monumentali resti della più importante fabbrica mondiale di esplosivi degli anni 1940. Fu il primo dinamitificio italiano fondato dalla Società Centrale di Dinamite di Amburgo (Società Alfred Nobel), il terzo al mondo dopo quelli di Repubblica Ceca e Francia.
La morfologia era favorevole per la presenza dell’acqua fornita dai due laghi e per la protezione del centro abitato da eventuali esplosioni fornito dalla zona circostante collinare; la presenza della ferrovia Torino Modane e del traforo del Frejus, garantivano gli scambi commerciali con la Francia ed il resto d’Europa.
L’iniziale produzione di dinamite per esclusivi usi civili, si trasformò successivamente per rispondere alle esigenze belliche. Assieme alla dinamite, si fabbricava nitroglicerina ed altri prodotti esplosivi similari.
Lo stabilimento si presentava come un insieme di fabbricati sparsi su un’ampia superficie, separati da terrapieni. Gli edifici erano baracche costruite in legno, materiale di facile reperibilità e leggero, così che le eventuali e frequenti esplosioni potessero causare danni inferiori a livello economico (per la ricostruzione) e meno devastanti.
Nel 1925 la Società Anonima Dinamite Nobel venne acquisita dalla Montecatini, la più grande industria chimica italiana. In particolare, in questo stabilimento, su brevetto dell’americana Dupont, prese avvio la produzione di vernici Duco.
Con la Seconda Guerra Mondiale e l’avvio della politica autarchica si cercarono nuove soluzioni per l’utilizzo dei prodotti nazionali: ad Avigliana si iniziò a produrre un nuovo micidiale esplosivo: il T4. Lo stabilimento fu teatro di bombardamenti ed azioni partigiane.
Nel secondo dopoguerra proseguì ad Avigliana la produzione di dinamite e vernici. Lo stabilimento si adeguò alle nuove norme di sicurezza, vennero costruite nuove strutture in cemento armato, camere a scoppio, gallerie ed edifici seminterrati che possiamo vedere ancora oggi.
Nel 1946 un personaggio illustre iniziò a lavorare nella fabbrica di vernici Duco Montecatini di Avigliana: era Primo Levi.
La fabbrica chiuse definitivamente i propri battenti negli anni Sessanta.
Nel 2002 è stato allestito, a cura dell’Associazione Amici di Avigliana, il Museo Dinamitificio Nobel.
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