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BALDISSERO CANAVESE (TO), VIDRACCO (TO), CASTELLAMONTE (TO). Riserva naturale Monti Pelati

Estensione della Riserva naturale dei Monti Pelati
Cappella di San Rocco
Punto di forza

La riserva si estende su un’area di circa 146 ettari sulla destra orografica del torrente Chiusella allo sbocco dell’omonima valle, situata tra i comuni di Baldissero Canavese, Vidracco e Castellamonte.

I Monti Pelati o bruciati sono detti così per il loro aspetto brullo e desolato e sono ben identificabili all’estremità occidentale delle verdi colline dell’anfiteatro morenico di Ivrea in quanto si presentano quasi privi di vegetazione. Questa loro caratteristica è dovuta principalmente alla natura della roccia che li compone, oltre che all’erosione causata dalle precipitazioni. Nonostante ciò, crescono parecchie specie arboree e arbusti delle zone di brughiera.

I Monti Pelati sono un’oasi xerotermica, cioè che mantiene un clima più mite rispetto alle zone circostanti e che di conseguenza permette la vita di specie animali e vegetali tipiche delle zone più calde e di specie non comuni di uccelli e insetti, alcuni rari.

Sui Monti Pelati vi erano molte cave di magnesite, carbonato di magnesio, detta anche “Giobertite” dal nome dei geologo che più l’ebbe a studiare, che venne utilizzata, fino all’esaurimento dei giacimenti nel secolo XX, dalle industrie ceramiche di Castellamonte per le porcellane e per la produzione di medicinali.

All’interno della Riserva sorge, nel territorio di Vidracco, la Torre Cives.

Le escursioni nella riserva possono partire da Baldissero, compiendo un anello che tocca la Torre Cives e la piccola Cappella di San Rocco, vedi https://www.gulliver.it/itinerari/cives-torre-da-baldissero-canavese-anello-dei-monti-pelati/

Data compilazione scheda: 13 ottobre 2025
A cura di AC
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