BORGONE DI SUSA (TO). Il “Maometto”: bassorilievo del II-III secolo d.C.
L’opera è conosciuta come “Maometto”: il nome è dovuto alle credenze popolari della Valle di Susa, che fanno risalire ai Saraceni tutte le opere antiche e le tradizioni di cui non si conosce l’origine.
Anche se molto consumato e visibile solo dalla base del lato nord del gigantesco masso franato dalla vicina parete montana, vi è un bassorilievo figurato iscritto, scolpito in loco.
A forma di tempietto misura cm 80 x 65 e reca sul frontone triangolare (cm 18 x 65) tracce di un’iscrizione latina su tre righe, ormai indecifrabile a causa della corrosione atmosferica. La forma delle lettere fa supporre una datazione al II-III secolo d-C.
L’ultima riga, la più sicura, ci dice che si tratta di un ex-voto ad una divinità non identificata con certezza.
Nel rettangolo dell’edicola, sopra una base quadrata, è raffigurato un personaggio maschile, frontale, dall’aspetto sproporzionato, a braccia aperte alzate, vestito di una tunica stretta alla vita. Dietro il corpo si distingue un mantello drappeggiato che discende dalle spalle e si raccoglie a sinistra lasciando libere le braccia.
Sul lato destro, ai suoi piedi, è individuabile un animale rivolto verso di lui, probabilmente un cane.
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