CASALE MONFERRATO (AL). Duomo di Sant’Evasio
Gioiello dell’architettura romanica, conserva il nartece e mosaici del XII secolo.
Consacrato nel 1107, ebbe una lunga e complessa edificazione. Nell’Ottocento ne era stata decisa la demolizione, ma l’archeologo Luigi Canina riuscì a far modificare il progetto, restaurare l’edificio e rifare la facciata.
L’interno conserva il suggestivo, grandioso e rarissimo nartece, una struttura tipica delle basiliche bizantine e paleocristiane, posto fra le navate e la facciata principale con funzione di atrio, largo quanto la chiesa stessa. La volta del nartece di Casale è a 9 compartimenti ed è un capolavoro di statica.
All’interno mantiene l’impianto del XII secolo con cinque strette navate.
I mosaici scoperti sotto il presbiterio durante i lavori del XIX secolo, sono ora murati nelle pareti del deambulatorio. Ricchi di tessere colorate per cercare di rendere il volume delle figure, risalirebbero al 1140 circa. I soggetti sono in parte relativi a storie bibliche (Giona ingoiato dalla balena, la lotta di Abramo contro i re cananei, Nicanore sconfitto da Giuda Maccabeo), in parte si rifanno alle nozioni relative agli abitanti, reali e di fantasia delle zone più remote della terra e a figure e scene mitologiche e simboliche.
Un bel Crocifisso in legno rivestito con lamine di argento è una delle più importanti opere di oreficeria del XII secolo in Piemonte.
Affacciata sulla navata sinistra, fu realizzata dopo il 1764, su disegni di Benedetto Alfieri, la Cappella di Sant’Evasio.
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