CONDOVE (TO). La Fucina Col: un viaggio nella storia della lavorazione del metallo
La Valle di Susa, con le sue risorse naturali come il ferro, ha una lunga tradizione nella lavorazione dei metalli. Le fucine di Condove erano cruciali per l’economia locale, producendo utensili agricoli, armi e altri oggetti artigianali. Durante il Medioevo e oltre, vi era una forte domanda di questi prodotti.
Situata nel comune di Condove (via Crocera, 6), a pochi chilometri da Susa, la Fucina Col racconta secoli di tradizione legata alla lavorazione dei metalli. Le prime testimonianze di questa struttura risalgono al 1348, quando un documento dell’abate commendatario di San Giusto di Susa assegnava ad una famiglia di Chieri lo sfruttamento delle acque del canale per la produzione di metalli. Nel corso dei secoli, la zona è stata un centro importante per diverse attività artigianali, che includevano la produzione di sapone, coltelli, cucchiai, attività del mulino e fucine, che sfruttavano l’energia delle acque del torrente Gravio.
Nel 1879 la fucina diventa di proprietà della famiglia Col, quando Celestino Col prende in mano la gestione. La fucina, che rimarrà nelle mani della sua famiglia, è riuscita a conservare nel tempo le attrezzature, gli utensili e l’aspetto dell’epoca, permettendo ai visitatori di fare un vero e proprio salto indietro nel passato.
Nel XX secolo, le paratoie lignee vennero sostituite con impianti in metallo, migliorando l’efficienza della produzione. L’evoluzione delle tecniche di lavorazione e l’adozione di nuove tecnologie contribuì a mantenere viva l’attività delle fucine nella zona, rendendola sempre più specializzata.
Il percorso di visita, che si snoda tra la storica struttura, include anche le stanze dove alloggiava Celestino Col. Questi ambienti permettono di osservare com’era la vita quotidiana di un artigiano di fine Ottocento.
La posizione della fucina, a ridosso del torrente Gravio e con una vista spettacolare sulla Sacra di San Michele, arricchisce ulteriormente l’esperienza.
La Fucina Col è visitabile solo durante aperture straordinarie, come durante le Giornate FAI di Primavera o altri eventi organizzati, quindi non è aperta al pubblico in modo continuativo. Se ti interessa visitarla, è utile seguire gli aggiornamenti del Fondo Ambiente Italiano (FAI) o dell’ufficio turistico locale per sapere quando sono previste le aperture straordinarie.
Per ulteriori dettagli, è possibile visitare la pagina dedicata sul sito del FAI (Fondo Ambiente Italiano) https://fondoambiente.it/luoghi/antica-fucina-col
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