FOSSANO (CN). Castello degli Acaia
Castello trecentesco degli Acaia, dopo essere stato anche carcere e caserma, ristrutturato nel Novecento, dal 1985 ospita la Biblioteca Civica e l’Archivio Storico Comunale.
Nel 1314 Filippo d’Acaia decise di costruire una fortezza in seguito all’atto di sottomissione dei Fossanesi. La costruzione iniziò nel 1324 e le parti essenziali del castello furono terminate nel 1332. Con l’estinzione della famiglia Acaia, il castello passò ai Savoia e, alla fine del Quattrocento, fu trasformato in residenza signorile: furono costruite sale, logge e porticati. Sul lato nord fu eretta la quinta torre per le cucine, i forni ed i servizi. Nei primi anni del ‘500 vi abitò la duchessa Bona di Savoia, vedova di Galeazzo Sforza, e per tutto il secolo soggiornarono tra le sue mura i duchi di Savoia, che fecero realizzare ulteriori ristrutturazioni e abbellimenti dell’edificio.
Successivi ampliamenti si ebbero nel Seicento quando il castello fu trasformato in carcere; nell’Ottocento il castello divenne una caserma militare e furono costruite le stalle, i magazzini del grano e nuovi corpi per ospitare le truppe. Dalla copertura del fossato si ricavò una piazza d’armi. Fino al 1943 il castello fu usato come reclusorio e caserma. Ben restaurato dalla Sovrintendenza ai Monumenti di Torino tra il 1956 e il 1963, furono eliminati gli edifici adiacenti e recuperato parte del fossato.
Il castello presenta la massiccia struttura originaria con paramento in mattoni, con pianta quadrata perfettamente regolare. Si notano le logge costruite successivamente e un elegante porticato al piano terreno del cortile.
Info visite https://www.visitfossano.it/portfolio/castello-fossano/
Nel mese di giugno si svolge il Palio dei Borghi: la rievocazione storica ricorda il passaggio a Fossano, nel 1585, di Carlo Emanuele I e della sua sposa, Caterina di Spagna. I Sette i Borghi – Vecchio, Piazza, Salice, Sant’Antonio, San Bernardo, Nuovo e Romanisio – in un dinamico susseguirsi di sfide, si contendono il Palio.
L’origine della Giostra dell’Oca risale al ’300, quando i cavalieri al galoppo dovevano tagliare con la spada la testa di un’oca posta in una cesta. Il gioco rivive ai giorni nostri in modo non cruento attraverso il tiro con l’arco e la corsa dei cavalli.
Oltre ai fuochi d’artificio, vi sono maestose sfilate in costume nelle vie cittadine ed esibizioni degli sbandieratori e musici “Principi d’Acaja” di Fossano.
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