ONCINO (CN). Il Monviso
Il Monviso con i suoi 3.841 metri di altezza rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la regione Piemonte, non solo a livello geografico ma anche perché porta con se storie della tradizione piemontese.
Il Monviso, soprannominato anche “Re di pietra”, è la montagna più alta delle Alpi Cozie, segna il confine tra Francia e Piemonte ed è proprio ai piedi del versante piemontese del monte che sgorga il fiume Po; dal 29 maggio 2013 è diventato patrimonio dell’ UNESCO come riserva della biosfera transfrontaliera con la Francia , inoltre dal 2016 esso fa parte del Parco naturale del Monviso sul settore italiano.
Storicamente, il Monviso ha sempre avuto un’importanza strategica. Durante il Medioevo, la montagna fungeva da punto di riferimento per i pellegrini e per le carovane commerciali che attraversavano le Alpi. Un episodio significativo legato alla sua storia risale al 1706, durante la guerra di successione spagnola, quando le truppe francesi cercarono di sfondare attraverso il Colle del Monviso, ma incontrarono una forte resistenza.
Un alimento legato al Monviso sono le acciughe. Questi pesci, che abitano i mari del Mediterraneo, erano tradizionalmente pescati soprattutto lungo la costa del ponente ligure e della Provenza.
Le acciughe venivano pescate e messe sotto sale, metodo fondamentale di conservazione che permetteva di trasportale su lunghe distanze verso l’interno, fino alle zone alpine. Le valli del Monviso erano infatti tappa di un importante commercio che portava le acciughe – e il sale – dalle coste mediterranee nelle terre più lontane, compreso il Piemonte e la Lombardia. Le acciughe salate erano un alimento fondamentale per le comunità montanare, utilizzate per insaporire piatti come la pasta, le minestre e, in generale, per arricchire la dieta povera delle popolazioni delle valli; erano un condimento prezioso e una fonte di proteine durante i lunghi inverni, quando le risorse alimentari fresche erano limitate.
Il Monviso non è famoso solo per la sua imponenza geografica e la sua tradizione culinaria, ma anche per la sua rilevanza nel mondo del cinema, poiché la montagna visibile nel logo della casa di produzione cinematografica Paramount è proprio il Monviso. Nel 1914, il fondatore della Paramount, Adolph Zukor aveva l’idea di un’immagine iconica che potesse rappresentare l’azienda. Il logo definitivo venne progettato da William Hodkinson, il fondatore della prima società di distribuzione cinematografica legata alla Paramount. Si racconta che il logo fosse ispirato dalla vista di una montagna che Hodkinson aveva visto durante un viaggio in Europa. In particolare, la montagna simboleggiava la forza, la stabilità e l’imponenza, tutte qualità che la Paramount voleva associare alla sua immagine. La montagna del Monviso, con la sua forma inconfondibile e la sua posizione che domina l’intera regione, divenne il logo perfetto per la compagnia, simboleggiando l’alto livello qualitativo delle produzioni e la grandezza dei film che la Paramount avrebbe realizzato. Il picco del Monviso è così presente, anche se stilizzato, in quasi tutte le versioni del logo Paramount, facendo parte del patrimonio iconico dell’industria cinematografica di Hollywood.
Gli eventi caratteristici del Monviso sono i seguenti:
- Il Monviso Trail: una manifestazione sportiva che si svolge ogni anno e attira appassionati di trail running e corridori di montagna. L’evento prevede diverse gare su percorsi che si snodano tra i sentieri della montagna e quelli del Parco del Monviso, offrendo ai partecipanti l’opportunità di correre attraverso alcuni dei paesaggi più spettacolari della zona. Il percorso più lungo si sviluppa lungo i 35 km del trail, ma ci sono anche percorsi più brevi, accessibili anche a chi non è un esperto corridore di montagna.
- La Festa della transumanza: che celebra una delle tradizioni più antiche delle valli alpine: il trasferimento stagionale del bestiame dai pascoli estivi delle montagne verso le pianure per l’inverno. Questo evento si tiene in autunno e coinvolge le comunità locali che partecipano con le loro mandrie. Durante la festa, vengono organizzate sfilate di bestiame, spettacoli folkloristici, e bancarelle che offrono prodotti tipici locali. È un’occasione unica per conoscere la cultura tradizionale della montagna e le usanze legate all’allevamento.
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