SAVIGLIANO (Cn) – Palazzo Muratori Cravetta.
Palazzo Muratori Cravetta sorge lungo “Contrada Jerusalem” un tempo nota come la Contrada dipinta, per le numerose facciate affrescate, che facevano da sfondo alle processioni tra la Collegiata di S. Andrea e la Chiesa di San Domenico .
Il palazzo nasce dall’accorpamento di tre diverse dimore nobiliari, quella dei Corvo, dei Tapparelli e dei Muratori, confinanti tra loro e unite da Giovanni Francesco I Cravetta, primo Presidente del Senato ducale. Il progetto architettonico del palazzo è attribuito ad Ercole Negri di Sanfront che riuscì a fondere i corpi di fabbrica di origine medievale, con il risultato di un insieme armonico, di gusto.
I Cravetta comprarono il palazzo tra il 1603 e 1611; dovendo diventare abitazione temporanea di sovrani, si creò un’architettura di rappresentanza che doveva servire solo in alcune occasioni di apparato, ovvero una grande corte chiusa sui quattro lati, con un unico accesso facilmente controllabile. La corte era quindi concepita come un “hortus conclusus” senza comunicazioni dirette sulla via, nel pieno rispetto della sua matrice rinascimentale e manieristica.
La storia del palazzo riporta episodi degni di nota: il Re di Francia Francesco I visitò la dimora nel 1515, fu ospite l’imperatore Carlo V nel 1536, Emanuele Filiberto di Savoia e la moglie Margherita di Valois nel 1560 e Carlo Emanuele I e Caterina d’Austria fecero sosta nel 1585 durante il loro viaggio di nozze da Nizza a Torino.
Di grande impatto è il cortile d’onore, eccezionale esempio di architettura tardo-rinascimentale piemontese. A completamento dell’opera fu realizzato un piccolo giardino all’italiana, luogo ideale per i ricevimenti, ma anche utilizzato come teatro privato, che sfruttava la splendida scenografia della facciata principale che ricalca lo schema degli archi trionfali, ingentilito dall’attico dipinto a figure.
Nel 1630 in una stanza al piano terra morì il Duca Carlo Emanuele I, assistito dal suddito e confidente Alessandro III Cravetta: tale camera, tuttora visitabile, sorprende in particolare per il superbo soffitto a cassettoni, decorato con circa 160 formelle lignee dipinte con stemmi di famiglie nobili e personaggi, animali, scene di vita comune di gusto tardo medievale (anni Settanta del XV secolo).
Nell’anno 2006, nell’ambito del progetto Interreg Alcotra “Jardins des Alpes”, è stato portato a termine il recupero del giardino storico, con un disegno che trae spunto dal periodo rinascimentale-manieristico.
Nel 2010 hanno preso il via i lavori di recupero architettonico e di restauro dell’edificio.
Indirizzo: Via Jerusalem, 4, Savigliano (CN)
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