TORINO. La Casa dell’Obelisco o Palazzo senza spigoli
La casa dell’Obelisco, icona del neoliberty torinese.
Progettata da Sergio Jaretti Sodano ed Elio Luzi nel 1954, la Casa dell’Obelisco è un edificio residenziale nel quartiere ottocentesco di Borgo Crimea, che prende il nome dall’obelisco eretto in memoria della partecipazione del Regno di Sardegna alla guerra di Crimea (1855).
Costruita tra il 1954 e il 1959 dall’Impresa Manolino, rappresenta uno dei migliori esempi di neoliberty, corrente che reinterpretava il liberty con nuovi stilemi floreali e strutturali.
A Torino fu promossa da architetti come Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Sergio Jaretti ed Elio Luzi, tanto da essere definita dal critico Paolo Portoghesi una provocazione rispetto al contesto architettonico dell’epoca.
L’edificio residenziale è caratterizzato dai prospetti curvilinei delle facciate, marcatamente scanditi da rilievi orizzontali sovrapposti e nell’insieme si impone nell’ottocentesco contesto architettonico circostante con una sua particolare armonia delle forme che richiama le morfologie moderniste di Gaudì.
Nonostante le notevoli sinuosità dei prospetti esterni, l’edificio si basa su una planimetria variegata ma assai regolare, sviluppata su cinque piani fuori terra e da tre unità abitative ciascuno, alcuni su due livelli, ma con le pareti interne assolutamente rettilinee.
Vedi galleria immagini:
https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=3033
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