TORINO. Museo della radio e della televisione (RAI)
Il museo ha come aspetto distintivo la presenza di reperti originali legati alla storia della RAI, che testimoniano il ruolo fondamentale che l’ente ha avuto nella formazione dell’identità culturale del paese dagli anni ’50 fino ad oggi.
Il Museo della radio e della televisione della RAI, situato a Torino in via Verdi 16, è un’importante istituzione dedicata alla memoria ed alla storia dei media italiani, in particolare della RAI (Radiotelevisione Italiana).
Fondato nel 1953, il museo è il frutto dell’iniziativa della stessa RAI per preservare e raccontare l’evoluzione delle sue trasmissioni e delle tecnologie utilizzate, così come le personalità che hanno segnato la storia della radio e della televisione italiane.
Il museo è stato creato per celebrare il ruolo fondamentale che la RAI ha avuto nel panorama culturale e sociale del paese. La collezione include reperti storici come i primi apparecchi radiofonici e televisivi, microfoni, registratori, telecamere e costumi di celebri programmi televisivi, oltre a una vasta raccolta di fotografie e documenti che raccontano la storia delle trasmissioni.
Il percorso museale si sviluppa in tre sezioni principali, tutte fruibili anche attraverso il racconto video dell’avatar di Raimondo:
- Le prime forme di comunicazione a distanza: telegrafo, telefono, Araldo telefonico, onde hertziane, detector Marconi.
- La nascita e l’evoluzione della radio: dall’uccellino della radio, attraverso gli eleganti apparati anni Trenta fino alle simpatiche radio pubblicitarie di fine secolo.
- La storia della televisione: dalla tv meccanica di Baird (1928) allo sviluppo della tv elettronica, prima in bianco e nero, poi a colori, fino alla transizione al digitale.
Il museo RAI possiede una ricca collezione di elementi di scena dove possiamo trovare aree dedicate alla tv per bambini come: L’albero Azzurro di Dodò e gli sfondi immersivi del Fantabosco della Melevisione. In seguito è presente una parte dedicata a Mike Bongiorno, presentatore e colonna portante della RAI, dove troviamo oggetti e costumi di alcune vecchie trasmissioni come ad esempio la cabina di Rischiatutto o fotografie del programma Arrivi e Partenze.
Si procede poi con il racconto dello sviluppo delle valvole quale elemento determinante per la nascita della Radio: qui si può assaporare l’atmosfera degli anni Trenta attraverso l’eleganza dei primi apparecchi radiofonici, veri e propri oggetti d’arredo creati dai designer dell’epoca.
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