TORINO. Museo Egizio.
Il Museo Egizio di Torino è secondo solo a quello de Il Cairo.
Il Museo Egizio di Torino, secondo solo a quello del Cairo, formalmente vide la sua costituzione nel 1824 segnando una tappa fondamentale della riscoperta dell’antico Egitto. La sua fondazione va considerata come tappa finale di raccolta di reperti egizi iniziata molto tempo prima. Infatti già il duca di Savoia Carlo Emanuele I acquistò nel 1628 dai Gonzaga di Mantova la Mensa Isiaca. L’opera di età romana risalente al I-II secolo d.C. fu scoperta a Roma nel 1527 durante il sacco dei Lanzichenecchi. È una lastra di bronzo intarsiata di argento e presenta geroglifici e figure di divinità e sovrani egizi, sicuramente dedicata al culto della dea Iside.
Nel 1789 arrivarono a Torino più di quattrocento reperti tra cui tre monumentali statue provenienti dall’Egitto, rinvenute da Vitaliano Donati inviato colà in missione scientifica da Carlo Emanuele III. Gli stessi, donate dai Savoia, entreranno a far parte della collezione di Antichità dell’Università ed esposte nella sede di via Po a Torino.
La vera svolta per Torino, avvenne nel 1824 con l’acquisto fatto da Carlo Felice di Savoia della collezione di reperti egizi del piemontese Bernardino Drovetti, raccolta durante il lungo soggiorno in Egitto come Console Generale di Francia. La collezione conta più di seimila reperti che trovarono sistemazione nell’antico palazzo sede del Collegio dei Nobili, di Via Accademia delle Scienze, 6.
In sintesi, la collezione comprende statue colossali di finissima fattura di faraoni, divinità e dignitari, tavole d’offerta, bassorilievi di tempi e tombe, sarcofagi, mummie, amuleti, vasi, rotoli di papiro tra cui il papiro Regio (che servì allo Champollion per la prima ricostruzione, da fonte diretta, dell’elenco dei faraoni dalla I alla XVII dinastia), ostraka e oggetti della vita quotidiana. Però Torino, all’epoca documenta solo il Nuovo Regno. A colmare le lacune provvide Ernesto Schiaparelli, con scavi in proprio portando al Museo grandi ed importantissimi reperti di tutte le epoche. Tra essi citiamo: la scoperta eccezionale della tomba intatta dell’Architetto Kha e della moglie Merit, unica tomba di privato arrivata intatta sino a noi.
Ultimo reperto, non certo per importanza, è il tempietto di Ellesija fatto costruire dal faraone Thutmosis III e riassemblato a Torino all’inizio degli anni settanta del secolo scorso, dono dell’Egitto all’Italia quale ringraziamento per il contributo dato al salvataggio dei monumenti della Nubia, a seguito della costruzione della grande diga di Aswan.
Nel 2024 si è celebrato il bicentenario del Museo (1824/2024) che ha visto importanti restauri, un riallestimento e nuove aperture di sale espositive: Sala della scrittura – sala della materia – riallestimento di Deir el-Medina -sala delle Sekhmet – galleria dei Re – tempio di Ellesija.
Info:
MUSEO EGIZIO – VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE, 6 -10123 TORINO
APERTURA AL PUBBLICO – LUNEDI’ 09,00 /14,00 – DA MARTEDI’ A DOMENICA 09,00/18,30
TEL. +39 0115617776 – info@museoegizio.it
Nella “Gallery” alcune immagini esplicative del nuovo allestimento dello statuario.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.