VERCELLI. Chiesa dei Santi Tommaso e Teonesto in San Paolo
L’antica chiesa domenicana di San Paolo, dalla storia travagliata, conserva affreschi del Trecento e del Quattrocento.
Probabilmente la costruzione originaria del XIII secolo, intitolata a San Paolo, era una piccola chiesa con chiostro, intorno al quale sorgevano i fabbricati del convento domenicano. A quest’ultimo erano annessi orti e giardini, che con il tempo si ingrandirono andando ad occupare una vasta area. Nel 1420 i Domenicani ingrandirono il convento e la chiesa che divenne a quattro navate.
Il campanile è probabilmente coevo alla chiesa, testimoniato dagli affreschi tre-quattrocenteschi ritrovati al suo interno.
Lavori molto importanti furono eseguiti a partire dal 1480, con l’appoggio di Jolanda di Savoia, vedova del duca Amedeo IX.
I rifacimenti e i rivestimenti barocchi della chiesa, iniziati dai Domenicani a partire dal 1792 con l’architetto Giacomo Vincenzo Canavasso, furono interrotti dall’invasione francese, lasciando la chiesa allo stato attuale con le strutture gotiche nelle prime tre campate e forme del tardo barocco in quelle vicino all’altare maggiore.
La chiesa di San Paolo fu chiusa in seguito alle soppressioni napoleoniche del 1802; sconsacrata, fu ridotta a magazzino e poi a caserma. Nel 1813 il Comune acquistò il convento dal governo francese per trasferirvi la propria sede e la chiesa di San Paolo fu restituita al culto nel 1820, quando vi fu trasportata la parrocchia dei Santi Tommaso e Teonesto dalla antica chiesa omonima, che era in piazza Cavour. Oggi nota solo come Parrocchia di San Paolo.
La facciata romanica in laterizio reca un portale moderno sormontato da un bel rosone.
Conserva opere d’arte e due dipinti cinquecenteschi di Bernardino Lanino.
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