MANTA (CN). Chiesa di S. Maria al Castello, affreschi di scuola jaqueriana, XV secolo
Chiesa del XV secolo, nel borgo ai piedi del Castello della Manta, che conserva splendidi affreschi di scuola jaqueriana.
Probabilmente costruita tra 1416 e 1426, quando Valerano di Saluzzo resse il Marchesato al posto del fratellastro Ludovico. La facciata è cinquecentesca. I lavori ai quali fu sottoposta causarono la distruzione di buona parte degli affreschi quattrocenteschi che decoravano la navata.
La chiesa fu ceduta in comodato dal Comune di Manta al F.A.I. nel 1986 ed è stata oggetto di un lungo restauro terminato nel 2004 che ha messo in luce alcuni lacerti dipinti sulle pareti laterali e, nell’abside, molto ben conservata, una splendida Storia della Passione dipinta da un ignoto pittore, diverso dall’autore della Sala baronale, ma che mostra chiari influssi jaqueriani e che ci ha lasciato uno splendido esempio dell’arte del Gotico Internazionale.
Il ciclo è databile forse intorno al 1427, quando la chiesa divenne parrocchiale. Nonostante l’inserimento del tramezzo alle spalle dell’altare, il ciclo mostra la fascia inferiore delle pareti con una decorazione a motivi geometrici; più in alto le Storie della Passione di Cristo si snodano su due registri senza soluzione di continuità, da sinistra verso destra. Sulla parete nord nord: l’Ingresso in Gerusalemme, il Tradimento di Giuda e una bella Ultima Cena; nel registro inferiore, la Lavanda dei piedi, la Preghiera nell’orto degli ulivi e la Cattura.
Sulla parete sud, in alto, sono raffigurati Cristo davanti a Caifa, il Rinnegamento di Pietro, Cristo deriso e poi davanti a Pilato. Sul registro inferiore l’Andata al Calvario, in cui si apre una finestra. Sulla grande parete di fondo è una intensa Crocifissione. Molti personaggi dai volti fortemente caratterizzati si affollano all’interno di architetture aperte.
La Cappella del Cristo risorto, a destra entrando, risale alla fine del Cinquecento e fu voluta da Michele Antonio Saluzzo che qui fu sepolto nel 1609. A pianta quadrata, è interamente rivestita da affreschi e stucchi, in linea con il gusto in voga in quell’epoca.
La decorazione, attribuita a Giovanni Angelo Dolce, è incentrata sulle Storie di Cristo che vengono narrate in medaglioni aperti sulle pareti e sulla volta, fino a terminare nella tela con il Cristo Risorto.
Vedi anche: https://www.piemontego.it/monumenti/manta-cn-chiesa-di-s-maria-al-castello
Per visite rivolgersi al FAI:
https://fondoambiente.it/luoghi/castello-della-manta
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