OZEGNA (TO). Riemerge un ricetto medievale dopo otto secoli
Nel corso delle indagini di archeologia preventiva, necessarie prima dell’avvio degli scavi per l’adeguamento degli impianti, sono riaffiorati ulteriori resti del ricetto medievale, un’antica struttura fortificata che tra il XII e il XIV secolo.
Durante i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’area del Castello, un progetto promosso con determinazione dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, è emersa una scoperta che potrebbe riscrivere la storia del borgo canavesano.
Nel corso delle indagini di archeologia preventiva, necessarie prima dell’avvio degli scavi per l’adeguamento degli impianti, sono infatti riaffiorati ulteriori resti del ricetto medievale, un’antica struttura fortificata che tra il XII e il XIV secolo costituiva il cuore difensivo e comunitario dei villaggi rurali.
La scoperta, giudicata di straordinaria importanza scientifica, ha richiesto l’attivazione di un protocollo di tutela e studio specifico. Le indagini sono tuttora in corso sotto la direzione scientifica della dottoressa Stefania Ratto della Soprintendenza e il coordinamento della dottoressa Maffeis, professionista di lunga esperienza nel campo archeologico.
Il ricetto rappresentava un vero rifugio collettivo, costruito per difendere non solo le persone ma anche le derrate alimentari, i beni agricoli e gli strumenti di lavoro. Scoprire le sue fondamenta proprio sotto il Castello di Ozegna significa riportare alla luce un tassello di storia materiale, testimonianza concreta della funzione strategica che il borgo ebbe per secoli.
Secondo le prime analisi condotte sul campo, la datazione preliminare dei resti risalirebbe a un periodo compreso tra il XII e il XIV secolo, epoca in cui le comunità rurali piemontesi cominciarono a organizzarsi intorno a questi complessi fortificati. Le strutture rinvenute, presumibilmente appartenenti al perimetro murario del ricetto, raccontano una fase antichissima dell’insediamento di Ozegna e aprono nuovi scenari di ricerca sulle origini del borgo.
Il progetto di riqualificazione dell’area del Castello non nasce con un intento edilizio: l’obiettivo dell’Amministrazione è trasformare il complesso in un polo culturale e turistico, uno spazio restituito alla comunità, vivo ed accessibile, capace di coniugare memoria e futuro.
La scoperta del ricetto medievale apre inoltre prospettive turistiche e didattiche di grande respiro.
Quando gli scavi saranno completati, l’area del Castello potrà trasformarsi in un vero laboratorio di storia a cielo aperto, dove il passato dialoga con il presente. Un luogo in cui le pietre medievali, emerse dopo secoli di silenzio, torneranno a raccontare il tempo in cui Ozegna era un presidio, un rifugio, un piccolo mondo fortificato nel cuore del Canavese.
Autore: Floriana Vitiello – floriana.vitiello@libero.it
Fonte: www.giornalelavoce.it 25 ottobre 2025
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