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SAN GIORGIO CANAVESE (TO). Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta

Punto di forza

Antica chiesa, rifatta nel XV-XVI secolo, che conserva pregevoli opere d’arte.

Nel corso del XIV secolo si ritiene che una chiesa sia stata edificata nella piazza centrale del paese, come è testimoniato dal campanile romanico, tuttora esistente. Ne abbiamo un riferimento preciso nell’atto del 1385 con cui Guidetto e Giorgio Biandrate costituiscono loro arbitro Amedeo VII di Savoia per le controversie col Comune; l’atto è stipulato “in curte domus ecclesiae Sanctae Mariae” in San Giorgio, cioè nel sagrato cintato dell’attuale parrocchia. Tra il 1470 ed il 1529, questa chiesa subì un rifacimento quasi totale. La facciata fu considerata (nelle linee di allora) uno dei pochi esempi di chiese inascimentali in Piemonte, ma subì ulteriori ritocchi nel 1684, sia per riparazioni, sia per ampliarla, e poi nuovamente nell’Ottocento con modifica di parecchi elementi decorativi della facciata e posa di nuovi intonaci.

I nuovi lavori intrapresi dall’ing. Bartolomeo Gallo nel 1927-29, furono orientati non solo all’ampliamento posteriore con costruzione della cupola e di un’abside, ma al ripristino per quanto possibile delle linee originarie della facciata. Fu abbassato il frontone centrale, si crearono due frontoni laterali arcuati, furono aperte delle finestre circolari in luogo di quelle rettangolari. Fu rifatta la decorazione interna che aveva subito in passato numerosi e non sempre corretti interventi. In particolare la decorazione della cupola, affidata alla qualificata opera dei locali pittori Bartolomeo Boggio (1875 – 1950) e Giovanni Comoglio.

La chiesa ha ripreso all’esterno sobrie linee classiche che ben si accordano con la struttura della piazza. È rimasta immutata la lunetta dipinta nel 1537 da Fermo Stella da Caravaggio, contornata da otto Apostoli.
All’interno della Chiesa vi sono diverse importanti opere d’arte cinquecentesche: il secondo altare a destra ha una pala con San Giorgio che uccide il drago, della scuola di Defendente Ferrari. Sotto questa pittura, una Madonna in trono col Bambino della scuola di Gian Martino Spanzotti. L’altare accanto (primo a destra) contiene una Sacra famiglia di scuola piemontese del primo Cinquecento, in cui sono riconoscibili sia i caratteri stilistici dello Spanzotti, sia quelli di Defendente Ferrari.

 

Piazza Ippolito Sangiorgio, 16 / Via Cavour

Data compilazione scheda: 11 ottobre 2025
A cura di AC
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