TORINO. Basilica di SUPERGA
La basilica dedicata alla Madonna delle Grazie è uno dei principali simboli di Torino, sorge sulla collina torinese in posizione dominante a 672 metri di altezza.
Costruita per commemorare la fine dell’assedio nel 1706 e la vittoria sui francesi, la basilica è orientata verso la Francia per rimarcare il valore dinastico dei Savoia.
Sulla collina di Superga già dal 1461 era presente una piccola chiesa e da dove nel 1706, il duca Vittorio Amedeo II e il principe Eugenio di Savoia-Soisson, osservarono il campo di battaglia durante l’assedio di Torino; il Duca fece voto alla Vergine Maria, promettendo che, in caso di vittoria, avrebbe fatto costruire un santuario a lei dedicato.
Quando Vittorio Amedeo fu incoronato re di Sicilia nel 1713, incaricò l’abate ed architetto Filippo Juvarra, per la riqualificazione urbana della capitale del nuovo regno. Il primo compito fu quello di erigere la Real Basilica di Superga a scioglimento del voto fatto.
Nel 1716 iniziarono i lavori di demolizione della vecchia chiesa e l’abbassamento della cima della collina perché troppo impervia. Nell’arco di un anno 100 operai riuscirono ad abbassare il monte di 40 metri. I lavori terminarono nel 1731 ma la basilica venne consacrata solo nel 1749.
Juvarra reinterpreta le forme dell’architettura classica e del barocco romano realizzando una struttura a pianta centrale con una grande cupola a doppia ed un alto tamburo finestrato. La chiesa è preceduta da un pronao, sorretto da otto colonne corinzie sormontato da un timpano che ricorda il Pantheon di Roma, mentre nei due campanili è possibile riscontrare l’influenza di Borromini.
Il monastero annesso, realizzato sempre su progetto di Juvarra, è un grande edificio squadrato che si sviluppa attorno ad un chiostro posto lungo l’asse longitudinale che in origine ospitava la congregazione dei sacerdoti Regolari.
Il Chiostro, progettato da Juvarra con una doppia sequenza di archi, è caratterizzato da un giardino all’italiana, decorato con siepi di bosso che creano un motivo a labirinto. Al centro del giardino è situato il pozzo, arricchito da un tettuccio a forma di pagoda cinese.
Nella cripta sono collocate le Tombe Reali di Casa Savoia volute da Vittorio Amedeo II ma realizzate solo in seguito dall’architetto Francesco Martinez nel 1778, nipote di Filippo Juvarra, su incarico di Vittorio Amedeo III.
Nel progetto originario era prevista la costruzione di un intero edificio a tre piani come Appartamento Reale che non fu mai realizzato. In alternativa alcune stanze del primo piano del Convento furono destinate ai Reali come residenza d’appoggio durante le loro brevi visite a Superga.
La salita alla cupola avviene attraverso una scala a chiocciola di 131 scalini e che permette di accedere alla balconata esterna per ammirare un panorama unico su Torino e sull’arco alpino.
Il 4 maggio 1949 l’aereo che stava trasportando i giocatori del Grande Torino, di ritorno da Lisbona e che costituiva la quasi totalità della Nazionale Italiana si schiantò contro la collina della basilica di Superga, causando la morte dei giocatori e degli accompagnatori, dell’equipaggio e di tre giornalisti sportivi. Una lapide commemorativa è posta sul luogo della tragedia.
Salita iconica del ciclismo, che conclude annualmente la gara Milano-Torino la cui prima edizione risale al 1876, ha una lunghezza di 4.8 km con dislivello di 449 metri ed una pendenza media del 9.3%.
Famosa ma impegnativa è comunque molto frequentata da chi ama andare in bicicletta: la fatica è ripagata da una splendida vista all’arrivo oltre ai vari locali di ristoro.
Un altro modo per raggiungere la Basilica è servendosi della cremagliera Sassi-Superga detta “Dentera”. Fu inaugurata nel 1884 in concomitanza con l’edizione torinese dell’Esposizione generale italiana, come prima funicolare a vapore.
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