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TORINO. Castello di Lucento.

Visione generale del castello attuale

Visione parziale del castello con evidenzze antiche
Visione dell'ingresso attuale al castello
Antica carta indicante il castello
Punto di forza

Durante i secoli, il castello di Lucento ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni, che hanno contribuito a plasmarne l’aspetto attuale.

Nel 1335, il “palacio Luxenti” viene menzionato per la prima volta in un documento ufficiale, indicando l’inizio del dominio della famiglia Beccuti nella zona.
Nel 1363, i Beccuti costruiscono il Castello, diventando un centro economico vitale fino al XIX secolo.
Successivamente, nel 1397, la famiglia Beccuti popola la zona e costruisce un ricetto fortificato.
Durante i secoli successivi, il castello ed il ricetto mantengono la loro integrità strutturale, ma perdono rilevanza militare.
Nel tardo ‘400 viene costruito il Mulino Grande, che diventa essenziale per l’economia locale.

A seguito dell’estinzione della famiglia Beccuti, il Castello di Lucento passa alla Compagnia di Gesù e, dopo poco, viene successivamente ereditato da Emanuele Filiberto di Savoia. Quest’ultimo lo trasforma in una tenuta di caccia ed avvia la costruzione di una vasta tenuta agricola.
Dal 1586 al 1658, il Castello passa di proprietà in proprietà: la famiglia D’Este nel 1586, nel 1654 torna in mano ai Savoia con Cristina di Francia e, nel 1658, viene ceduto ai Tana d’Entracque.

​Durante l’assedio di Torino nel 1706, il Castello diviene un punto strategico per la popolazione.

Nel 1708, viene attestata l’esistenza di un filatoio per la seta, contribuendo allo sviluppo industriale della zona con la presenza di manodopera specializzata che si insedia nel Castello.
Nel 1834, il castello passa ai Natta D’Alfiano e nel 1844 viene ceduto all’Ospedale San Giovanni Battista di Torino insieme a parte delle terre circostanti, che vengono poi frazionate e vendute a vari acquirenti.
A fine ‘800, l’istituto Bonafous viene fondato nel Castello di Lucento, contribuendo all’istruzione ed alla creazione di opportunità di lavoro nell’ambito agricolo.

A metà ‘900 le Ferriere Piemontesi della Fiat acquisiscono terreni circostanti e, nel 1969, la Fiat acquista il Castello ed i fabbricati vicini, ceduti poi alla Teksid nel 1977, che avvia opere di trasformazione e ristrutturazione diventandone la sede.
Successivamente, negli anni ‘80 viene venduta alla Finsider (gruppo IRI).  Pochi anni dopo, viene acquistata dalla Acciai Speciali Terni (Ast) della Italsider (sempre gruppo IRI) e diventa, qualche anno più tardi, parte di ILVA.
Nel 2010, la IPI SpA diventa proprietaria del Castello a seguito della chiusura degli uffici della Teksid. Si avvia per il Castello un decennio di inutilizzo.

La Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, avendo ricevuto in comodato d’uso dalla proprietà il Castello, avvia il progetto di riqualificazione con l’obiettivo di aprirlo alla comunità e renderlo sede di un nuovo polo socio educativo e culturale per bambini e giovani.

Il Castello di Lucento si distingue per la sua imponente struttura architettonica, che combina elementi medievali con influenze rinascimentali. La facciata principale del castello, caratterizzata da un elegante portale d’ingresso e finestre adornate, offre uno spettacolo di raffinata bellezza. La planimetria del castello mostra una disposizione a forma di C, con una corte interna che dà accesso alle diverse ali dell’edificio. La torre di avvistamento, che risale al periodo medievale ed ancora oggi si erge maestosa, rappresenta uno dei simboli distintivi del castello.
Durante i secoli, il castello ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni, che hanno contribuito a plasmarne l’aspetto attuale.

Info:
Via Pianezza 123 – 10151 Torino
castellodilucento@gmail.comhttps://www.castellodilucento.it/ – +39 329 2966487
Orari di Apertura: dal lunedì al giovedì: dalle 8 alle 16
Tutti i venerdì: dalle 8 alle 00.00
Sabato e domenica solo su prenotazione per eventi privati

Data compilazione scheda: 17 ottobre 2025
A cura di DMF
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