TORINO. Monumento a Vincenzo Gioberti in Piazza Carignano
La scultura dedicata allo statista e filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) fu realizzata tra il 1857 e il 1859 da Giovanni Albertoni (1806-1887).
L’opera fu collocata nel 1859 su piazza Carignano, nel cui omonimo Palazzo ebbe sede il primo parlamento del Regno d’Italia. La statua in marmo di Carrara lo raffigura in piedi con la mano destra appoggiata al petto e la sinistra che tiene un libro. La base del monumento, alto 7 m, presenta sulla parte anteriore un bassorilievo in bronzo che raffigura la Religione, al centro, che scaccia l’Ipocrisia.
Vincenzo Gioberti fu sacerdote, teologo, filosofo e patriota. Nominato nel 1836 da Carlo Alberto cappellano di corte, nel 1833 fu bandito dal Regno di Sardegna con l’accusa di essere vicino alle idee mazziniane.
In seguito, teorizzò il neoguelfismo, proponendo un’Italia unita sotto la guida del papa, come descritto nel suo libro Del primato morale e civile degli italiani (1843).
Rientrato in Italia nel 1847, dopo un’amnistia, nel 1848 fu eletto deputato del Parlamento Subalpino e divenne Presidente della Camera e poi Presidente del Consiglio e ministro, ma la sua carriera politica si concluse nel 1849, dopo la sconfitta piemontese a Novara e fu allontanato da Torino con una breve missione diplomatica a Parigi.
In volontario esilio a Parigi, rifiutò la pensione che gli era stata offerta e ogni promozione ecclesiastica, visse in povertà dedicandosi agli studi letterari.
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