TORINO. Monumento equestre a Emanuele Filiberto, il “caval ‘d brôns” in Piazza San Carlo.
L’incarico di progettare il monumento al duca Emanuele Filiberto di Savoia (1528-1580) – che aveva deciso lo spostamento della capitale da Chambéry a Torino – fu affidato nel 1831 da re Carlo Alberto (1798-1849) allo scultore naturalizzato francese Carlo Marocchetti (1805-1867).
L’artista realizzò il monumento equestre e due bassorilievi da porre sul basamento raffiguranti la “Battaglia di San Quintino” (1557) e il “Trattato di Cateau-Cambrésis” (1559).
La statua fu esposta temporaneamente al Louvre poi, portata a Torino, fu solennemente inaugurata il giorno onomastico del sovrano, il 4 novembre 1838. Carlo Alberto diede a Marocchetti il titolo di barone.
Sulla base di granito di Baveno, a ovest vi è il bassorilievo che rappresenta la battaglia di San Quintino nella quale l’esercito francese fu sconfitto da quello spagnolo insieme a truppe savoiarde comandate dal duca.
Ai Savoia furono restituiti i loro territori come premio per la vittoria ottenuta con l’aiuto di Emanuele Filiberto.
Il bassorilievo a est raffigura la pace firmata a Cateau-Cambrésis tra Spagna e Francia che mise fine a circa 60 anni di “guerra d’Italia”, ma sancì il predominio spagnolo su gran parte della Penisola.
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