TORINO. Palazzo Carignano, progetto di Guarino Guarini
Palazzo Carignano (via Accademia delle Scienze 5 – TO) è da ritenersi una delle più originali e suggestivi realizzazioni barocche italiane. Voluto dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano come dimora cittadina da edificare a fianco del Castello, fu progettato dell’architetto Guarino Guarini ed iniziato nel 1679..
Guarino Guarini celebra la grandezza e la potenza del Sovrano edificando un imponente palazzo regale utilizzando scelte architettoniche e decorative innovative. Sulla facciata in mattone, si alternano linee concave e convesse con elementi decorativi in rilievo molto diverse dalla linearità degli edifici torinesi dell’epoca.
Dal cortile interno è ben visibile il corpo ellittico che spicca tra le ali laterali superandole in altezza. Questa configurazione è probabilmente ispirata ai progetti di Gian Lorenzo Bernini e di Francesco Borromini che spesso ricorreva all’uso del laterizio a vista.
Fulcro del progetto è il grande atrio con otto coppie di colonne e due scaloni in curva che portano al piano nobile, dove si trovava il salone delle feste a pianta ellittica poi trasformato nel 1848 in aula del Primo Parlamento Subalpino.
L’edificio era stato concepito a pianta aperta sui giardini, mentre l’attuale struttura quadrangolare è ottocentesca in stile eclettico realizzata per ospitare il Parlamento italiano, e terminata nel 1871 dopo il trasferimento della capitale a Roma. Gli interni di Palazzo Carignano sono riccamente decorati con affreschi e stucchi.
Nel 1884 Carlo Ceppi aggiunse sulla facciata il grande fregio in metallo in stile barocco recante la scritta commemorativa “Qui nacqve Vittorio Emanvele II”.
Palazzo Carignano fu bombardato due volte, la prima il 13 luglio 1943, la seconda l’8 agosto dello stesso anno causando la distruzione parziale della copertura del tetto e danni alle opere presenti all’interno.
Dal 1997 il Palazzo Carignano, come tutte le residenze sabaude, è tutelato dall’UNESCO, che lo ha iscritto fra i beni considerati “Patrimonio dell’Umanità”.
Sede del Museo del Risorgimento, vedi scheda.
Nei motivi decorativi che contornano alcune finestre del piano nobile si possono riconoscere figure stilizzate degli indiani d’America, come il mantello ed il copricapo piumato, a ricordo della spedizione del reggimento di Carignano accorsi in aiuto ai francesi durante la colonizzazione del Canada.
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