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TORINO. Ponte Mosca

Punto di forza

E’ uno dei ponti monumentali in pietra della città. In Corso Giulio Cesare, attraversa la Dora Riparia.

E’ uno dei ponti monumentali in pietra della città. Il primo a pensarci è stato Napoleone, fan di ponti, che nel 1807 decide di realizzare un ponte monumentale di accesso alla città storica dalla strada di Milano, e che aveva già decretato nello stesso anno la costruzione del ponte di piazza Vittorio sulla strada da Genova.
Solo più tardi però, nel 1818, viene progettato un nuovo piano urbanistico che prevede, con l’abbattimento dei bastioni, la creazione di un grande piazzale allo sbocco dell’antica Contrada d’Italia (oggi via Milano) e la prosecuzione oltre la Dora. E per superare il fiume, l’architetto Carlo Bernardo Mosca viene incaricato del progetto di un ponte in pietra che sostituisca la vecchia struttura in legno.
Inizio lavori 1823, inaugurazione 5 agosto 1830, 195 anni fa.
Era una struttura innovativa, ad un unico arco invece dei soliti tre, ed in molti avevano dubbi sulla sua staticità. Tanto che l’architetto Mosca si mise sotto il ponte su una barca con la famiglia, per confermarne la sicurezza, seguendo un copione che nella storia dell’architettura si è ripetuto spesso.
Di fatto il ponte era un capolavoro d’ingegneria, è intatto da quasi 2 secoli e con un traffico oggi decisamente superiore a quello ottocentesco.
Viene battezzato Ponte Mosca nel 1868, un anno dopo la morte dell’architetto. All’epoca anche il corso che attraversava il fiume si chiamava corso Ponte Mosca, nome rimasto fino al 1937, quando nell’enfasi di romanità del regime fascista diventò corso Giulio Cesare.

E chi era Carlo Bernardo Mosca? Nato nel Biellese, ad Occhieppo Superiore, nel 1792, studia a Parigi, dove inizia la sua carriera di ingegnere, per poi tornare a Torino a realizzare importanti opere idrauliche ed infrastrutture. Laureato ingegnere idraulico dall’Università di Torino nel 1819, nel 1831 è ingegnere dell’Ordine Mauriziano e primo architetto di Casa Savoia. A lui si devono numerosi progetti, compreso quello dei Murazzi sul Po, oltre alla facciata in stile neoclassico della basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro in via Milano, le scuderie ed il salone da ballo di Palazzo Reale e si occupa pure della realizzazione della rete ferroviaria negli Stati Sardi, tutte iniziative destinate a trasformare Torino in una futura capitale

Il ponte sulla Dora rimane l’opera più innovativa e famosa. Ma con quel nome che sembra un gioco, si finisce per dimenticarsi dell’architetto Carlo Bernardo Mosca. Doveroso dedicargli un pensiero riconoscente quando si attraversa il Ponte Mosca.

Autore: Rosalba Graglia

Fonte: Newsletter Corriere Torino 8 luglio 2025

Data compilazione scheda: 8 luglio 2025
A cura di DMF
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