Instagram

TORINO. Ponte Vittorio Emanuele I o Ponte di Piazza Vittorio Veneto

Il ponte della Gran Madre visto dalla riva sinistra

Stampa d'epoca del ponte verso Piazza Vittorio
Cartolina d'epoca
Il ponte della Gran Madre visto dalla riva destra
Punto di forza

Il più antico dei ponti esistenti a Torino fu voluto da Napoleone Bonaparte nel 1807 durante il periodo dell’occupazione francese.
Si narra che all’interno di un pilone sia stato murato uno scrigno con 88 monete e medaglie commemorative delle campagne napoleoniche, ed un metro in argento.

Nel primo decennio del XV secolo, sull’asse dell’attuale via Villa della Regina, fu costruito un ponte in pietra denominato “Antico ponte di Porta di Po” che, nonostante fosse stato quasi distrutto nella piena del 1706 e ricostruito parzialmente in legno, durò quattro secoli.
L’espansione del nucleo urbano nel XVII secolo, con la costruzione della contrada di Po, attuale via Po, determinò l’importanza dell’attraversamento del fiume verso il borgo Po allora abitato da pescatori e lavandaie.
Con il dominio francese nel 1807 si rese necessaria la costruzione di un attraversamento più sicuro ed ampio.
Il nuovo ponte, terminato nel 1813, ed è un tipico esempio di ponte in pietra secondo lo stile francese. Lungo 150 metri e largo 12,9 metri, venne realizzato da Charles Mallet su progetto di Claude-Yves Joseph La Ramée Pertinchamp e con la collaborazione dell’ingegner Pellegrini.
Dopo la caduta di Napoleone e con il ritorno di Re Vittorio Emanuele I di Savoia il 20 maggio 1814, si decise di dedicare al Re il nuovo ponte, in ricordo della sua entrata in Torino che avvenne dall’antico stradone di Genova, oggi corso Moncalieri, verso piazza d’Armi, oggi piazza Vittorio Veneto.

Data compilazione scheda: 24 ottobre 2024
A cura di Francesca Sibona Masi
Visualizzazione di 20 schede relative a luoghi di interesse visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.