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TORRE CANAVESE (TO). Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, con affreschi di scuola jaqueriana

La parrocchiale di san Giovanni Evangelista

L'altare dedicato a sant'Antonio abate
Punto di forza

Questa chiesa, come anche quella di Issiglio, contiene affreschi del XV secolo, attribuiti ad artisti di scuola jaqueriana.

Il paese è citato per la prima volta in un documento del secolo XI dove compare col nome di Turre Canepitii; a quel tempo esso già apparteneva al feudo dei conti di San Martino.
L’attuale parrocchiale di Torre Canavese è dedicata a San Giovanni Evangelista e fu costruita nei primi decenni del Cinquecento su una cappella preesistente intitolata alla Madonna delle Grazie e di proprietà della famiglia Antonioni-Stria, eretta nel 1425: essa comprendeva unicamente la navata di sinistra, ancora oggi più larga dell’altra.
Nel corso di restauri nel 2007 sono emersi affreschi quattrocenteschi (che presentano somiglianze stilistiche con quelli scoperti nel 2008 a Issiglio).
Un diretto riferimento stilistico è quello con l’ancor inedito ciclo scoperto nel 2008 nella chiesa di San Pietro di Issiglio. Le connessioni con quegli affreschi, d’impronta jaqueriana per il dinamismo del segno gotico, gli stretti richiami tipologici ed il carattere di tutto l’apparato decorativo, sono evidenti.
I volti delle due Vergini della Misericordia recano tali somiglianze tra loro, nella tipologia dei capelli e dell’aureola, negli occhi chiari, nell’arco sopracciliare dì tesa convessità, non meno che nella forma del naso e delle labbra, da recare il sigillo, se non del medesimo maestro, certo della medesima bottega; il gesto delle braccia tese mostra lo stesso schema. Anche i due volti sbarazzini, a Torre, dell’angelo reggi mantello sulla destra dell’immagine e ad Issiglio del Bambino ripetono, a un dipresso, la medesima tipologia.
Per quanto possa sembrare singolare, un maestro di notevole livello artistico, al lavoro nei cantieri canavesani, e rimasto per secoli nell’ombra, si svela improvvisamente, forse per ben due volte, a distanza di meno d’un anno, in due centri vicini (Torre ed Issiglio): ce n’è abbastanza per ripensare l’intera storia artistica della zona.
Il maestro di Issiglio (e probabilmente di Torre) ha una sua maniera di sintetizzare in un’unica scena soggetti e significati diversi, giungendo ad iconografie insolite.
Anche il mantello della Vergine della Misericordia di Torre, che anche i santi Giacomo e Antonio abate contribuiscono a sostenere, non è certo particolare iconografico così scontato.
Il ciclo di Torre, insieme a quello di Issiglio, introduce nel Canavese un’impronta in relazione con quella che osserviamo per solito negli affreschi della parte meridionale della provincia torinese, in zona Acaia, o anche in Val di Susa, ma che comunque costituisce, rispetto ad un avamposto come Fénis, un prezioso tassello territoriale interno, utile alla ricostruzione della cultura del Ducato Sabaudo a completamento di quell’atlante del Quattrocento nelle Alpi Occidentali, condotto per cicli omogenei, che negli ultimi anni è già stato foriero di notevoli soddisfazioni.

Info:
Comune, tel. 0124 501070. Parrocchia, Piazza della Chiesa, tel. 0124 428682

Data compilazione scheda: 3 agosto 2025
A cura di DMF
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